DELL’ AMERICA	5ig
     Guerre. Si proclama la guerra piantando una freccia in un luogo pubblico, ciò che chiamasi correr la freccia. Non osservano però veruna disciplina e si battono sempre in iscaramuccie od in imboscata.
     I	cavcrresi ed altre nazioni fanno uso di Treccie avvelenate col veleno chiamato curare, cui vendono in piccoli vasi di terra della tenuta di circa quattr’oncie. La menoma ferita di una di queste freccie fa perire l’uomo, senza ch’abbia il tempo, al dire del padre Gumilla, di pronunziare tre volte il nome di Gesù.
     Occupazioni. Gli otomacos, al levar del sole, si recano alla porta de’loro capitani rispettivi, che prescrivono a ciascheduno il lavoro della giornata. La pesca ed il raccolto de’grarii si fanno in comune.
     Le donne di questa nazione si occupano a fare marmitte di terra, piatti, scodelle, tessuti, stuoie, sacelli e ceste, e cortine da Ietto per garantirsi dalle zanzare.
     Allorché i salivas cominciano a seminare il mais, il yuna, ecc., si dispongono in file sotto la direzione di alcuni vecchi muniti di staffili di pile ritorto, coi quali applicano colpi agli operai per animarli, e senza che questi mandino il menomo lamento.
     Giuochi. Gli otomacos si esercitano spesso al giuoco della palla per motivo d’interesse, ed arrischiano sovente le cose più necessarie alla vita. Cacciano la palla colla spalla destra e la loro destrezza è cosi straordinaria, che la rimandano fino a dieci o dodici volte senza lasciarla cadere a terra. Essa è formata della resina cacuho, che rim-balza al menomo urto.
     Nozze. Ci vorrebbe un volume, dice il padre Gumilla, per riferire tutte le ceremonie praticate dai maypuresi nelle lor nozze. Passano tutta la notte che le precede ad ungere, pettinare ed adornare di piume il marito e la moglie, ed al levar del sole una truppa di danzatori esce dai boschi al suono della musica ed eseguisce varii giri di danza all’ intorno della casa del maritato. I danzatori, coronati di fiori, rinnovcllano la danza alla porta della maritata, ove incontrano un’altra fila di danzatori tutti adorni di piume c