564 CRONOLOGIA STORICA ni si sono serviti del nome di questa città, siccome di un’esca per avere il soccorso degli europei contra i loro nemici; e gli stessi spagnuoli non hanno voluto scuoprire questa furberia affinchè la speranza di trovare l’oro impegnasse i loro compatrioti a proseguire con maggior ardore le loro conquiste in quel paese (i). Il capitano Berry, dopo d’essersi procurato le più e-stese cognizioni che gli fu possìbile, abbandonò quel clima e ritornò a Plymouth, ove giunse nel 28 giugno i5g7. Gl’interessati in quell’intrapresa non furono niente malcontenti del loro viaggio die li confermò maggiormente in ciò ch’era stato ad essi raccontato intorno alle ricchezze della Guiana (2). i6i5. Don Fernando figlio di don Antonio de Berreo, che successe al padre, si condusse per varii anni con generale soddisfazione; ma avendo in progresso dato motivo di malcontento a’suoi amministrati, questi se ne dolsero alla corte che incaricò il capitano don Sancio Alguiza di recarsi da Venezuela alla Guiana, per far ragione a queste lagnanze; ed avendole trovate fondate, depose don Fernando, eleggendo il di lui accusatore in suo luogo per decisione del supremo Consiglio rivestita della sanzione del re Filippo III, e quegli occupò tal carica fino agli 8 novembre 1615>, in cui il governo venne affidato a don Diego Palomegue d’Acuna per Io spazio di circa quattr’anni. Malcontento di questa decisione, don Fernando partì per alla Spagna, ed avendo fatto valere appo il Consiglio i di lui servigi personali e quelli di suo padre, a cui si doveva la scoperta e la colonizzazione del nuovo regno di Granata, della Guiana e della Trinità, ottenne dallo stesso re Filippo III, o piuttosto dal duca di Lerma che governava in nome di quel principe, il titolo di governatore a vita di quel paese, a datare dal 12 decembre dello stesso anno i6i5, giusta la capitolazione conchiusa col di lui padre. Palomegue parti nulla ostante verso lo stesso tempo per al suo novello governo della Guiana, e don Fernando fi) Compendio cronologico, pag. 106 c 107. (2) Idem, pag. 107.