522 CRONOLOGIA STORICA erigono una specie di mausoleo, ed eseguiscono diverse danze al suono melanconico di varii stromenli, gridando: » Ahimè! qual eccellente pescatore abbiamo perduto! Ah! qual ammirabile arciere perdemmo! egli non fallava mai il colpo. » I guaranos immergono il morto nel fiume, attaccandolo con una corda ad un albero per impedire che sia trascinato dalla corrente. Nello spazio di ventiquattr’ore, tutta la carne è mangiata dai guacaiitos e non rimane che lo scheletro che viene ritirato per collocarlo in una cesta che si sospende al tetto della capanna. Gli otomacos seppelliscono i loro morti con pane e chi-ca, a fine di nutrirli nel loro viaggio. Verso la fine dell’ anno, essi ne tolgono la testa per collocarla all’ombra degli avi loro, nel cavo delle rupi di Baraguan, ove si vede, narra il padre Gumilla, un grande numero di queste teste, senza però che si cangino in pietre. Gli otomacos piangono, allo spuntare del giorno, la morte de’loro genitori. Amministrazione. Il primo governatore spagnuolo, che risiedette a San Tome, era investito di tutta l’autorità appartenente ai funzionari] di quel grado elevato, quantunque sotto il rapporto politico e militare fosse subordinato al capitano generale di Caracas. Come delegato dell’intendenza, amministrava le finanze della provincia, ma ne rendeva conto all’intendente generale di Caracas, ai di cui ordini era tenuto di obbedire in tutto ciò che risguardava le finanze ed il commercio. Nel 1790 fu crealo il vescovato di San Tome della Guiana, la di cui circoscrizione abbracciava questa provincia, quella di Cumana e l’isola Margarita (1). Furono pure instituite tre curazie per la Guiana: quella di San Tome, quella di Santa Rosa di Maruanti all’est, e quella di Cayca-ra a cento leghe all’ovest. Le decime appartenevano al re, il quale, sulla sua cassa particolare, prelevava il trattamento del vescovo montante a quattromila piastre forti. 1 missionari catalani, stabiliti nelle parti inferiori della (1) Essendo stata la Trinità ceduta agli spagnuoli col trattato di Amieus, fu pure compresa posteriormente in questa diocesi.