36a CRONOLOGIA STORICA ghesia (burger capitein) e di Vandrigg Augusto Guglielmo Swalletibcrg, alfiere della milizia. Partendo nel 12 luglio da Paramaribo, questa spedizione risali il fiume Sarameca, e dopo cinque giorni di navigazione giunse in vicinànza ad un canale frequentato dai marroni, ove lasciati quindici uomini alla guardia delle barche e delle provvigioni, il rimanente del distaccamento penetrò nella foresta in traccia dei villaggi degli schiavi disertori. Approssimatosi a qualche distanza, vi ebbe nei boschi una specie di scaramuccia clic durò varie ore senz’ alcun utile risultamento. Due olandesi rimasero feriti, ed il comandante, rimbarcatosi colle sue genti, ritornò a Paramaribo ove giunse nel 3 agosto (1). ij3o, 21 settembre. Fu inviata contra Sarameca una altra spedizione composta di settanta soldati c di un considerabile numero di schiavi sotto il comando dell’alfiere Svvallcnberg, il quale, al suo arrivo, scoperse che gli schiavi disertori occupavano tre villaggi nel mezzo della foresta. Marciato contr’essi con dieci soldati e venticinque schiavi, ne conquistò uno composto di cento capanne. Un sargente, alla testa di un ugual numero d’ uomini, assalì con pari successo un’altra borgata più grande, composta di trecento capanne, e gli schiavi fuggirono abbandonando in pari tempo la terza ch’era di sole quaranta capanne. Questi villaggi chiamati claas erano situati al sud-ovest di Sarameca tra il cammino d’Oranges ed il piccolo Sarameca. I negri perdettero in questo scontro dieci uomini uccisi e diciotto prigioni, cioè: due uomini, cinque femmine ed undici fanciulli; e non aveiido gl’indiani liberi, che aveano servito di guide al comandante, voluto condurlo più lunge, ritornò nel ottobre col suo distaccamento a Paramaribo (2). Una novella spedizione sotto gli ordini di Jacopo Hengeveld, Abramo Lemmers e Cornelio Adriano Van Vheelen fu spedita per rintracciare c distruggere un ultimo villaggio intorno al quale si erano ritratte informazioni. Questo corpo, composto di cinquanta borghesi e ducento (1) Hartsinck, rol. Il, pag. 760-761. (2) Hartsiuck, pag. 762-762.