348 CRONOLOGIA STORICA Surinam (ottobre), e riprese questa colonia dopo una leg-gera resistenza da parte del comandante olandese. Il cavaliere di Lezy, eh’ era colà giunto da Caien-na con duecento francesi, avea avvertito Nassy dell’arrivo di questa squadra sulla costa; ma la sua condotta diede a divedere d’essere in buona intelligenza col comandante inglese. Eranvi allora colà cinquecento abitanti, le cui piantagioni si estendevano per lo spazio di dieci miglia lungo il fiume. I loro mulini da zucchero, in numero di trenta, furono distrutti o rapiti per ordine del capitano inglese, che ritornò alla Barbada coi soldati prigionieri, compresivi il comandante Van Romen ed altri officiaii olandesi. Willoughby, ch’era stato nominato governatore di quest’ultima colonia, fece trasportare que’prigionieri alla Martinica, ed inviò poscia il proprio figlio Enrico Willoughby con tre vascelli da guerra e tre navigli mercantili a Surinam, per prendere gli abitanti e trasportarli alle isole di Antigoa e di Monserrato, minacciando di trattarli come ribelli se vi si fossero rifiutati Milleduecento coloni, la maggior parte ebrei, imbarcatisi si recarono a stabilirsi alla Giammaica. Avendo le Provincie Unite inteso che era Surinam in possesso degl’ inglesi, ne chiesero la restituzione in forza dell’articolo terzo del trattato di Breda sovraccitato. Vi consenti il governo britannico e diede nell’anno seguente ordine a Willoughby figlio (i) di evacuare il paese e la fortezza; ma prima di eseguire l’ordine, quest’officiale rapì ccnscssantotto schiavi, cenventisei bestie cornute, cen-vcntimila libbre di zucchero ed otto mulini, facendo vela per alla Barbada. In questa confusione i coloni non sapevano più qual fosse il legittimo loro sovrano, ciò che diede luogo a grandi disordini. 1669. La sovranità di Surinam appartenne in comune alle provincie confederate; ma quella di Zelanda inviò per governare questa colonia il capitano Filippo Giulio Lich- (1) tlarlsinck, pag. 58cj-8gJ, ove si vede quest’ordine degli 8 e 9,9 luglio.