DELL- AMERICA 29 conto del movimento delle acque dell’Oceano dall’est all’ovest, che dà una celerità di circa due leghe in venti-quattr’ ore, e di cinquanta per un tragitto di venticinque giorni, partendo dalla latitudine delle Canarie. Lo stesso autore osserva che nel tragitto dalle An-tille alla Guiana i navigli sono esposti a lunghe traversate, ammenoché non sieno favoriti dai venti del nord e del nord-est che regnano d’ordinario da gennaio ad aprile. Per la stessa cagione i navigli che partono dagli Stali U-niti sono maggiormente contrariati nel loro viaggio e questo tragitto è più lungo di quello da Francia a Caien-na (r). Capitolo III. — Regno vegetabile. Osservasi che gli alberi della Guiana, tranne qualche eccezione, non crescono per famiglie. Un altro fenomeno che distingue queste foreste da quelle dell’Europa, è una espansione delle radici chiamate arcaba, formate da sette ad olio coste triangolari, di quattro, cinque e sei pollici di spessezza, riunite insieme, e che s’innalzano all’altezza di sette in otto piedi, avendone talvolta verso terra quindici di larghezza. Tra queste coste si rinvengono alcune cavità ove si ritraggono le bestie feroci. Il melastome (melastorna arborescens), il grande pano-coca (robinia panacoco), il courimari (courimari guianen-sis), e varie altre specie d’alberi sorgono sovra le arcabas delle dette dimensioni. Un’altra particolarità è quella d’una gran copia d’ arboscelli e di liane che si ravvolgono sui tronchi degli alberi, attorno ai loro rami e guadagnando le loro cime li coprono quasi interamente. Le foreste ne sono ovunque imbarazzate. Nel 1774 ¡1 cavaliere di Saint Michel Dunezat, alfiere di vascello, recò a Rochefort alcuni saggi di legnami provenienti dalle foreste della Guiana, che furono sottomessi al consiglio di marina di quel luogo. Giusta la relazione di una commissione instituita per riconoscere le loro qua- (1) Lchlond, Dcscriaione della Guiana, pag. 8 e i3.