CRONOLOGIA STORICA piccolo canale sul quale era posta la loro borgata. Il pilóla indiano ed il di lui padre, essendo colà sbarcati, arrischiarono d’essere messi a morte per ordine del signore dell’isola, che voleva punirli d’avere condotto una nazione straniera in que’paraggi, ma riuscirono a salvarsi. In questo tragitto sir Walter riconobbe che il gran fiume Oronoco o Baraquan si scarica nel mare per sedici bocche in un tratto di circa trecento miglia inglesi; clic taluna delle innumerevoli isole che racchiude sono maggiori dell’ isola di Wight; che quelle sulla destra sono chiamate Pallamos, ed il continente a sinistra ù denominato Ilorotoma-ha. Queste isole ed il continente erano abitale da una nazione conosciuta generalmente sotto il nome di Tivitivas, divisa in due tribù, quella di Ciawani, e quella di araverte. Si assicurò pure che tra il mese di maggio e quello di settembre l’Oronoco sormonta le sponde (elevandosi le acque insino a trenta piedi) c cuopre il suolo ad un’altezza di venti piedi, in guisa che durante quest’intervallo gli abitanti vivono nelle capanne costrutte sui rami degli alberi. Due tribù dimoranti appo d’altri affluenti dell’Oronoco, e chiamate Capuri e Macureo, fabbricavano canotti di bella forma cui vendevano alla Guiana in cambio d’oro ed alla Trinità in cambio di tabacco. Gli anvacas erano stabiliti sulla sponda meridionale dell’Oronoco ed in qualche altro luogo. Lasciando il porto di Ciawani, Raleigh risalì il fiume coll’ aiuto della marea e nel terzo giorno la sua galera diede in secco e fu con somma difficoltà rimessa a galla. Nel giorno seguente scoprì un fiume delizioso chiamato il grande Amana, la di cui corrente era così rapida che soltanto a forza di remi c con infinita fatica pervenne a risalirlo ed a superare le cadute di varii affluenti che vi si scaricavano da ambo i lati. Nel quinto giorno le genti della spedizione diedero segni di scoraggiamento; il fiume, fiancheggiato d’alberi elevati e folti, era privo d’acqua; il calore aumentava a misura che si avvicinavano alla linea da cui distavano soltanto di cinque gradi; la corrente diventava ognor più violenta, ed infine le provvigioni erano esauste e la sola bevanda di cui si potesse far uso era l'acqua torbida del fiume. Frattanto il pilota dei ciawani che avea accompagnato