CRONOLOGIA STORICA |5Ó4- Don Antonio de Berreo diventa l'erede de! suoi cero. La sede del suo governo della Trinità era uno stabilimento spagnuolo al nord-est di quell’isola, a Puerto de los Espagnoles, ed una città novellamente fabbricala col nome di San Giuseppe. Don Antonio era un uomo ardito e coraggioso, ma crudele e senza educazione, pochissimo atto ad effettuare scoperte, conoscendo appena la differenza dell’est dall’ovest (1). i5gi. Egli 11011 obbliò tuttavia la promessa fatta al suocero. Se eravi follìa a correr senza posa dietro 1’ oro, non ve n’era però in credere che ve ne potesse essere in un paese situalo sotto lo stesso cielo del Perù, e nello esplorare una terra che sembrava promettere tuttociò che si potesse desiderare. Non risparmiò quindi nè pene né spese per ¡sciogliere questo caos e ridurre il paese in provincia spagnuola, ma falli sempre per difetto di viveri (2). Sentì pertanto la necessità di fondare dapprima uno stabilimento sul continente, ove riedificò in quest’anno la città di S. Tommaso della Guiana sulla sponda orientale del fiume Oronoco, nella provincia degl’ indiani guayanos o degli americani della Guiana, di cui questa città prese il nome; e questa fu la prima sua fondazione. La seconda città fu collocata rimpetto all’isola di Fa-nardo, otto leghe all’ovest del confluente del Caroni coll’ Oronoco (3). 1 particolari di questa spedizione eseguita da don Antonio de Berreo sono stati esposti più sopra (4). 1592. Questi due stabilimenti assicuravano l’ingresso della Guiana, e si facevano sorprendenti racconti delle ricchezze che colà si racchiudevano. Guevara, nella sua storia delle Indie, parla della città principale chiamata Manca, come di una piazza nella quale regnava la più splendida magnificenza ; tutto il vasellame nel palazzo dello 177Ì), voi" V, pag. 444* Veggasi la Relazione della Guiana, di ftaleigh, nella Raccolta dei Vlaggi dell’America meridionale tradotta dallo spagnuolo e dall’ inglese; Amsterdam,, ij58, voi. II, pag. 168. (1) Compendio cronologico, di Giovanni Barrow, tradotto da Targe; Parigi, 1766, voi. IV, pag. 6i> e 66. (2) Storia generale dell’Asia, ecc., voi. V, pag. 444. (3) Caulin, lib. I, cap. 5 t 10, (4; Pag. 109 di ijuesto volume.