DELL’ AMERICA 337 . Caffè Cotone Cacao 5,4795678 1,274,332 54,3oi Una quantità di melazzi, di rum e di tafia proporzionata a quella dello zucchero. Queste derrate sono state esportate da sessantotto navigli olandesi. Le derrate esportate e le merci importate pagano una gabella del tre per cento. I soli navigli americani possono importare pesce secco 0 salato, farine, legumi e tavole. La vendita del caffè, dello zucchero, del cacao e del cotone agli stranieri è proibita (1). Bandite. II valore dei prodotti del paese in caffo zucchero, cotone e cacao, dal 1750 sino al 1775 per lo spazio di ventisei anni, montava a ducentosessantacinque milioni quattrocentomila fiorini, ciò che rende dieci milioni ducensettemilaseicennovantadue fiorini all’anno. La rendita o prodotto de’dieci anni seguenti consisteva in ccnscssanta-mila barili di zucchero, centoventi milioni di libbre di caffè, sette milioni cinquecentomila libbre di cotone, sei milioni di libbre di cacao; ciò che dà per ogni anno sedicimila barili di zucchero, dodici milioni di libbre di caffè, sctteccntocin-quantamila libbre di cotone e seicentomila libbre di cacao. Queste derrate, valutate secondo il prezzo d’ Olanda, montarono alla somma di nove milioni ducentottantanove-milacentonove fiorini. Si è calcolato il noleggio di cinquanta vascelli destinati alla navigazione di Surinan in sedicimila fiorini per vascello, ciò che dà ottocentomila fiorini; le commissioni, f;li scarichi, le assicurazioni, le vendite, i magazzinaggi, i carichi, gli acquisti, ecc., in ragione del dodici per cento, a circa un milione cenquattordicimiiaseicentonovantatre fiorini. Giusta questa valutazione, gli abitanti della repubblica aveano un profitto annuale sulle derrate della colonia di quasi due milioni di fiorini, senza valutare gli altri be> nefizii (2). (1) Estratto di un viaggio a Surinam, di Leschcnault della Tour. (2) Saggio storico, parte II, pag. I2-i5. T.° XV.0 P.' III.* ' 22