DELL’ AMERICA 363 sciiiavi, guidato da alcuni officiali della borghesia, scuoprì nel 9 novembre il controverso villaggio e lo assali con successo : sedici marroni furono uccisi, e quattro uomini, dodici donne e dieci fanciulli furono fatti prigioni. Il distaccamento fece ritorno nel i.° decembre, e nel 16 undici di questi negri (i) furono nel più barbaro modo giustiziati, per ¡spaventare i loro compagni. Un uomo, dice Stedman (2), fu sospeso vivo ad un patibolo, mediante una barra di ferro che gli attraversava le coste; altri due furono incatenati a due pali ed abbruciati a lento fuoco. Perfino alcune donne furono assoggettate alla tortura; sei furono viventi fatte a brani e due ragazze decapitate, e tale fu il loro coraggio in mezzo a questi orribili tormenti, che li sopportarono senza mandar un solo sospiro. 1731. Fu apparecchiata contra i marroni di Saramcca una terza spedizione, composta di trentasei soldati sotto il comando dell’alfiere Alessandro della Yaux e di Andrea Wossink, officiali riformati. Questo distaccamento, partito nel 3i marzo dal fiume Sarameca, giunse agli 11 aprile ad uno dei villaggi 0 claas, ove catturò due disertori che gli fecero conoscere esistere una borgata alla distanza di una lega e mezzo al dissopra da quel sito. Giunto colà il comandante nel i3 aprile sul far della sera, investi il villaggio coll’intenzione di appiccarvi il fuoco allo spuntar del giorno, ma fu da un accidente impedita l’esecuzione di questo progetto. 11 focone di uno schiavo che s’era addormentato prese fuoco e quest’ uomo gravemente ferito mandò un gran grido che sparse l'allarme tra i fuggitivi, od essendo la notte oscurissima i soldati non osarono dare l’assalto ed indietreggiarono (3). Nel 27 settembre si fece partire un secondo distaccamento con ordine di recarsi al dissopra di Sarameca e distruggere i negri fuggitivi. Questo distaccamento, composto di quaranta soldati comandati dal capitano Bley, risalì il fiume Surinam sino alla prima cataratta, da cui prese il cammino per terra e nel 23 ottobre giunse au un (1) Itifm, pag. 763-765. (1) Cap. 3. (3) llartsiuck, vol. IJ; pag. j65-j66.