58a CRONOLOGIA STORICA Nello spazio di dicci anni la provincia è stata aumentata di quarantaquattro pueblos indiani e di otto spagnuo-li con una città fabbricata in pietra, in guisa che nel 1764 vi si noveravano già ottanta villaggi e diciottomila abitanti, tutti spiritualmente amministrati dai missionarii sotto la direzione del padre Santo Domingo. Dopo inaudite difficoltà, questi padri sono giunti a popolare i vasti deserti dei rios Caura, Erebeto, Parava, Parime, dell’alto Oronoco, del Cassiquiare e del Rio Negro. 1766. Nello spazio di trcntaquattr’ anni i cappuccini della provincia di Catalogna aveano fondato undici pueblos 0 villaggi nella giurisdizione della città e provincia di Santo Thomc della Guiana, cioè: i.° Suay, capitale; 2.0 Amaruca; 3.° Oaroni; 4-° Alta Gracia; 5." Cupahuy; 6." la divina Pastora; 7.0 El Palmar; 8.° Miamo; g.° Mo-rocuri; io.0 Agua Cagna; ii.° Yumario; i cinque primi furono composti degl’ indiani pariagotos e di alcuni pana-cuyos; altri quattro de’caraibi e di alcuni aniacas, e gli ultimi de’ guaycas e de’ barinagotos. Otto di questi pueblos furono posteriormente distrutti, gli uni da tribù osti- li, gli altri dalle invasioni degl’inglesi (1). 1766. Amministrazione di don Manuele Centurión. Avendo la commissione dei confini terminato il suo lavoro, cd essendo il capo squadrone don Giuseppe Iturria-ga stato nominato comandante generale dei novelli stabilimenti sull’Oronoco, e sul Rio Negro, la Guiana ne fu distaccata e formò un governo a parte che venne affidato al colonnello don Gioachino Moreno, con ordine di trasferire la città di Santo Thomè (Angostura) sullo stretto del-1’Oronoco, e con istruzioni per ¡stabilire un ordine migliore di cose; ma non essendo quest’officiale ancora comparso al di lui posto nel 1764 a cagione delle contese insorte fra esso ed Iturriaga, il re, sul principiare del 1766, li rimpiazzò entrambi, mediante il colonnello don Manuele Centurión, che riunì i loro poteri. Non incontrando questo nuovo governatore alcuna opposizione, lavorò senza posa per varii anni a migliorare (1) Caulin, lib. I, cap. 2.