DELL’ AMERICA i97 su quella stessa piazza, ed il capo ne faceva allora la distribuzione, dandone una porzione ad ogni famiglia. Il pasto avea luogo due volte il giorno, il primo ad otto ore del mattino, il secondo a cinqu’ore della sera. Quelli clic coltivavano la terra non aveano altri mez» zi di coltura che quelli di strappare colle mani le piante parassite; di rompere, a forza di braccia, gli arbusti ed i cespugli, e d’impiegare l’azione del fuoco per distruggere i grossi alberi, ed eseguivano le piantagioni col mezzo di piuoli di legno durissimo. Furono ad essi date scuri ed istromenti aralorii. Quest'’indiani mettono tutto in comune, ad eccezione delle donne, delle armi, dei polli e degli uccelli; allevano in grande copia varie sorta di volatili e fra gli altri, gli aras o pappagalli da cui ritraggono le belle piume colorate che servono ad essi di ornamento. I polli, osservabili pel loro colore interamente bianco, sono più piccoli di quelli di Francia. Tengono cani addestati per la caccia e di cui fanno commercio; vendono pure una specie di rascia nera chiamata bouabi, proveniente dall’inviluppo di un frutto chiamato crassi. Si riseppe dagl’interpreti avere i rocouyenesi il costui me di mangiare i loro -prigioni, ed anche i loro morti. Ecco il modo con cui celebrano i funerali: allorché un individuo muore, si separa accuratamente la carne dalle ossa, e la si fa poscia bollire, e viene condita, in mezzo alle dimo-strazioni del maggior dolore. I più antichi parenti del defunto mangiano la carne aderente alle costole, eh’ è considerata la pietanza d’onore. Lo scheletro viene allora polito e disseccato al sole. Formasi coll’ arrouiia una specie di fantoccio, sul quale sffno adattate le ossa secondo il loro posto naturale; quelle della testa poi sono ricoperte di cera d’api per effigiarne la fisionomia, e la capigliatura ó imitata colla pile tinta in nero. Questo simulacro è rivestito di alcune piume c collocato in un’amaca con un vaso di bevanda tra le ooscie e eh’esso tiene colle mani. Compiuti questi apparecchi, si riuniscono attorno al corpo per dargli un addi»; le femmine per lo spazio di un’ora prorompono in pianti e lamenti, dopo di che si levano le ossa e calcinatole sovra un piatto di tona colta, vengono polve-