DELL’ AMERICA 373 s’indirizzarono ad alcuni negozianti di Amsterdam per cliiedere un prestito di danaro, coll’interesse del sei per cento all’anno con legale ipoteca. Si prestarono facilmente i negozianti a questo piano ch’era stato dapprima raccomandato dal borgomastro Deutz, il quale fece credere, produrre con questo mezzo la coltivazione del caffè e dello zucchero un grande beneficio. I coloni incantati ipotecarono le loro piantagioni, le quali divenute bentosto aggravate di debiti, caddero sotto l’amministrazione degli agenti olandesi. Il governatore Mauritius dopo d’avere reso conto della sua amministrazione ed essere stato onorevolmente assolto, domandò nel 1753 ed ottenne d’esser posto in ritiro, ed il barone Sporke che Io avea sostituito morì nel 7 settembre i75a senza aver potuto ristabilire la tranquillità (1). Capitolo VI. — Ripresa delle ostilità coi negri marroni. Prima della sua partenza per all’Olanda, il governatore Mauritius avea fatto alcuni preparativi di assalto contra altri fuggitivi i quali non aveano alcuna relazione con Adoe, e si trovavano dispersi in una vasta estensione di foreste da Sarameca sino alla Marawine. Profittando della stagione asciutta, volle inviare un distaccamento contra un villaggio sconosciuto, cui credevasi situato all’ingiù sulla Sarameca, mentre in pari tempo un’altra mano si doveva dirigere contra i villaggi de’quali si aveano informazioni, prendendo per ausiliari! i negri d’Adoe. Questo progetto fu rigettato dal consiglio e disapprovato da varii coloni che si erano fortemente pronunziati contra la pace fatta coi negri di Sarameca, cui risguardavano siccome svantaggiosa ed anche pericolosa per la colonia. Quest’opposizione impedì l’esecuzione del trattato di (1) Stedman, cap. III. Wigbold Crommelin, nominato nel mese di settembre 1752 governatore ad interim, ebbe nel 6 marzo 1754 a successore Pietro Alberto Van du Meer, il quale mori nel settembre 1756. H di lui successore, lo stesso W. Crommelin, nominatoli 2 marzo 1757, fu nel 27 ottobre 1759 provvisoriamente rimpiazzato da Giovanni Nepven, allora fiscale e secretario del consiglio di polizia. Veggasi Hartsinck, voi. II, pag. 894 cd 895.