54 CRONOLOGIA STORICA erano coperti d’una specie di lebbra farinacea che si levava a guisa di scaglie (1). Si riuscì spesse volte a guarire la lebbra mediante medicamenti depurativi e coll’isolamento degli ammalati. Sembra che non sia sempre comunicata dai genitori lebbrosi ai loro figli, giacché l’autore del quadro di Caienna assicura d’avere spesso veduto una piccola negrotella nata nell’isolotto la Mere da due di questi lebbrosi, e cui i medici aveano giudicato perfettamente sana. La malattia conosciuta col nome di bilios de cu o male di Siam, era stata, dicesi, importata da questo paese alla Martinica dal vascello del re l’Orijiamma, e da quest’isola passò a Caienna. Il rimedio considerato come specifico per quest’orribile malattia, è una decozione di cassia con una metà di succo di limone applicata per clistere (2). Nel iy55 regnò a Caienna una malattia che si manifestava mediante una tosse violentissima, accompagnata da febbre e da mali di capo. La febbre gialla scoppiò nel 1806 e rapì un gran numero d’individui, soprattutto tra i marinieri e gli europei giunti di fresco. 11 vaiuolo non si spiegò che due volte nella colonia nello spazio di ventiquattr’anni. Nel 1819 varii individui ne rimasero vittime. 11 vaccino, eh’è stato introdotto verso il 1816 da Frc-re negoziante e proprietario della colonia, è ottimamente riuscito. Si è osservato che il vaccino preso sui pianisti, non riusciva all’inoculazione degl’individui colpiti disiano (3). Si è pure osservato che per evitare le malattie cli’e-rano prodotte da un suolo basso ed umidissimo, uopo era che le abitazioni fossero in solaio, e fossero collocati a qualche distanza e sotto vento i fumaiuoli ed ogni altra materia animale e vegetabile, la di cui decomposizione potesse produrre miasmi nocevoli alla salute (4). (1) Vcggasi la lettera inserita nella vigesimaterza raccolta delle Lettere edificanti. (2) riaggio del cav. Des Marchais, del p. Laliat, voi. Ili, cap. 1. (3) Memoria intorno alla Guiana, di Noyer, pag. 4 e 5. (4) Trattato intorno le terre allagate della Guiana, cap. i4 e 17.