486 CRONOLOGIA STORICA # Il suolo sul quale s’innalzano i monti della Parline è leggermente sollevato. Tra i 3° ed i 4° di latitudine boreale d’Humboldt colle misure barometriche ha trovato le pianure elevate da censessauta a centotlanta tese al dissopra del livello del mare (i). Temperatura. I giorni sono, in generale, uguali alle notti durante tutto l’anno. La temperatura è quasi di continuo calda ed umida a motivo della grande abbondanza di vegetabili clic cuoprono il suolo e della quantità di fiumi che lo irrigano. Nella state o stagione delle pioggie, cioè dal principiare di maggio sino alla fine di ottobre, i vapori che s’innalzano dalle acque sono assai malsani, dappoiché cagionano un eccesso di traspirazione che snerva ed indebolisce gli organi. Il vento fresco (la brezza) che soffia dall’est nella stagione di primavera tempera in quella contrada in sensibile modo il calore. I mezzi migliori di conservare la salute consistono nel mangiare moderatamente, nel fare un frequente uso de’bagni, nello evitare il sole « la rugiada e soprattutto nel fuggire i cerretani e non praticare il salasso (a). Fiumi. — Oronoco. Questo vasto fiume ha le principali sue sorgenti nei monti della Parime all’est dell’Es-meralda; e dopo un corso di cinquecento leghe si scarica nell’Oceano per cinquanta canali, sette de’quali capaci di ricevere i grossi navigli. La Meta, uno de’grandi affluenti di questo fiume, ha la sorgente negli alti monti di Granata, percorre le vaste pianure di Casanare e, dopo un corso di trecento leghe, si riunisce all’Oronoco. Un altro affluente, V A pure (3), ha la principal sua sorgente nei monti i più elevati della Nuova Granata, attraversa le campagne di Casanare e riceve una sì grande (1) Viaggio alte regioni equinoziali, ecc., voi. Ili, nota C. (2) Caulin, Jiist. Corographica, ecc., lib. I, cap. 2. (3) Il padre Gumilla passò nove anni sulle sponde dell’Apurc, la cui foce, al dire di d’Humboldt, è situata a 7' 36' a3" di latitudine nord e 69“ j’ a5" di longitudine, ovvero i* n' 41“ all’est del meridiano di San Fer-aando- Lib. VI, cap. 16.