DELL’ AMERICA hisse, gli rispose il carico appartenere ad una provincia discosta una sola giornata di cammino, ecl i di cui abitan-li si cospergevano il corpo di polvere d’oro. Agli 8 de Vera, dopo un tragitto di sei leghe, giunse al piede d’un gran monte ove rinvenne un cacico alla testa di tremila indiani d’ambi i sessi carichi di provvigioni clic questi gli offerse, invitandolo al di lui villaggio composto di cinquecento case; ed a fine di meglio attirarvelo, aggiunsej venire tutte le di lui provvigioni da un gran monte vicino assai ricco d'abitanti che portavano piastre d’oro sul petto. Gli offri pure alcune manate di questo metallo nonché una verga d’oro del peso di venticinque libbre. Ma nel mezzo della notte, avvisato de Vera da un indiano mettersi i popoli della montagna in movimento per assalirlo, effettuò prontamente la sua ritirata. 15<)4- Spedinone di sir Walter lìalcigh per la scoperta delle miniere d’oro della Guiaria. Walter Rateigli nacque nel i55a ad Hayes sulla costa di Dcvonshire, e nel i5(k) era già al servigio della Francia, durante le guerre ci vili tra i cattolici e gli ugonotti. Nell’anno 1578 accompagnò sir Ilumphry Gilbert nel suo viaggio in America cd al suo ritorno in Inghilterra comandò una compagnia durante la rivolta d’Irlanda. Dopo d’aver seguito nuovamente sir Humphry Gilbert nel suo secondo viaggio di scoperta al nuovo mondo nel 1583, fece parte egli stesso nell'anno appresso d'una spedizione sotto gli ordini dei capitani Filippo Amada ed Arturo Barlow per esplorare la costa nord dell’ America. Poco dopo la regina Elisabetta gli conferì il titolo di cavaliere ed ottenne la concessione lucrativa d’una patente per autorizzare la vendita dei vini in tutto il regno. Nominato poscia sindaco dei ducati di Cornwall e di Exeter, e lord fVarden of thè Stauneries per giudicare tutte le cause relative ai lavori delle miniere di Cornovaglia, comandava le forze di quel paese all’epoca dell’invasione dell’armada spagnuola nel i588. Avendo Rateigli verso quest’epoca avuto un intrigo amoroso con Elisabetta Thrograorton, una delle dame di onore della regina, lo fece questa rinchiudere nella torre di Londra. Allorché fu posto in libertà venne nominato T.° XV.0 P.e III.* 8