-362 - In queste condizioni il 7 aprile 1 797 entrarono nel porto di Corfù due fregate Sensible ed A rtemise e due brigantini francesi comandati dal Capitano di vascello Bourdet che fu ri­ cevuto con manifestazioni di amicizia, fece provvista d'acqua, imbarcò 2 piloti pratici per procedere in Adriatico dove si re­ cava, secondo sua affermazione cc a disposizione del Generale Buonaparte per prestarsi a ciò che più avesse convenuto alle circostanze dell'Armata d'Italia )). Il 1 giugno 1 797 il Widmann venne a conoscenza della fine del governo aristocratico e della costituzione a Venezia di una Municipalità provvisoria che annunciò l'invio di due Com­ missari a Corfù che sarebbero stati seguiti c( da una combinata forza navale e terrestre di 18 legni da guerra con truppe da sbarco)) . La forza navale che era comandata dallo stesso Capita­ no di Vascello Bourdet mentre le truppe erano al comando del Cenerale Gentili, giunse a Corfù il 28 giugno, i Commissari . . . Invece non gIUnsero mal. Essa era composta delle 4 unità che erano passate pochi mesi prima da Corfù e da altri legni cc che tenevano spiegata la bandiera di San Marco ». L'indomani il Generale Gentili fece sbarcare le truppe che, secondo una lettera inviata al Widmann, giungevano cc per rin­forzare la guarnigione che attualmente vi si trova come anco­ra per assicurare le isole adiacenti ». Ai vascelli presi a Corfù vennero imposti i nomi Dubois, Causse, Robert, Bannel, Mantoue, Leoben, Lonato, Monte­notte, Lodi e Rivoli. CosÌ finÌ di sventolare sui mari il vessillo di San Marco che aveva per tanti secoli garrito impavido sul Mediterraneo a tu­tela della Civiltà occidentale e della fede di Cristo. Nel medesimo tempo a Venezia il Buonaparte faceva di­struggere il Bucintoro che rappresentava il simbolo del potere marittimo in Adriatico (I). (1) La descrizione di tale distruzione è riportata nella mia monografia aul. :l'Arsenale di Venezia (Rivista Marittima _ Allegato al fascicolo di Aprile 1927). /