DELL’AMERICA iG<) dopo d’aver viaggiato per dicci leghe, giunsero ad una casa di nouraguesi, ove furono bene accolti. Durante questi due giorni di navigazione attraversarono con fatica varie cataratte clic ostruivano il corso del fiume. Riposatisi per due giorni, ne ripartirono il i3, superarono altre due cataratte, ma una terza situata a 2° 46' abbarrù loro per quasi mezza lega il passaggio, ed in questo tragitto gl’indiani furono costretti a portare i ca* notti a traverso i boschi. Al dissopra di questa cadut3 trovarono il canotto desiderato ch’era abbastanza grande per contenere quindici individui. I due missionari! riuniti ripigliarono allora il loro cammino, c quattro leghe più al-l’insù scopersero la foce dell’affluente Tinaporiio, c riposarono in una casa di nouraguesi, ove rinvennero cinque viaggiatori della stessa nazione che si recavano appo i mcr-ciousi. Partendo da questa casa entrarono nel fiume Tinapo-ribo, il quale, quantunque tortuoso, ò stretto, rapido c profondo. Gli alberi delle sponde s’incrocicchiavano in guisa da rendere difficile il passaggio sotto le arcate eh’essi formavano. I nostri viaggiatori erano i primi francesi che si fossero fin colà inoltrati, cd appresero che alcuni anni prima tre inglesi (1) erano stati colà uccisi e mangiati da quei medesimi nouraguesi. 1 viaggiatori riposarono una notte nei boschi c giunsero nel i5 aprile 1674 in una casa ove si riposarono fino al dieciotto. La sera del giorno stesso giunsero all’an-tepcnultima borgata de’nouraguesi, stanziata su quel fiume ad ottanta leghe dalla foce cd a a® 4a< di latitudine settentrionale. Èssa conteneva soltanto conventi individui che occupavano quattro case poco le une dalle altre discoste; e due leghe più lunge cravi ancora un’altra borgata della stessa nazione. I missionari! partirono di colà nel 27 aprile e presero la strada di terra, a traverso tre monti così dirupati (1) De Gomberville sembra credere che appartenessero ad un numero il inglesi, i quali aveano tentato di fondare nel ifir>5 uno stabilimento a Caienna. c eli’erano stati scarnati dagl’indiani; ma quest’infelici erano probabilmente venuti dal Maroui.