DELL1 AMERICA 8 i Secondo Malouct, i naturali della Guiana non hanno quasi veruna delle passioni che agitano gli europei civilizzati: l’amore si riduce per essi alla domanda ed alla risposta, e le loro femmine, essendo generalmente brutte, favoriscono la pace e l’innocenza domestica. Quasi tutti gli autori che hanno avuto l’opportunità di studiare il carattere di quest’indiani sono d’accordo circa la loro grande dolcezza e la loro ospitalità « In quanto a me, dice Lescallier, li ho visitati in varie parti di quel vasto continente, ho vissuto con essi, ho percorso i loro villaggi, i loro stabilimenti, le loro piantagioni ; ho viaggiato con essi, sono stato da essi condotto in piroga frammezzo alle cataratte e nei difficili passaggi dei fiumi, e li ho sempre trovati dolci, sensibili e riconoscenti. » Lescallier avea condotto in Francia una giovane indiana dell’età d’ott’anni cui avea fatto educare allo scopo, die’egli, «di distruggere l’opinione atroce, ingiusta ed impolitica eh’è stata ingenerata di questi popoli, e che ha troppo influito sulle decisioni dei precedenti ministri. Questa ragazza, dotata di molta dolcezza e sensibilità, imparò a leggere ed a scrivere, e dedicossi con metodo ed attenzione a tutti i donneschi lavori. » Racconta Noyer « d’aver lungamente abitato in vicinanza a que’popoli, d’esser vissuto in mezzo ad essi, d’ averli studiati nelle loro capanne, nelle loro piroghe, in mezzo alle loro foreste, antiche quanto il mondo, e di non aver giammai veduto la menoma apparenza di collera e di esaltazione nei loro gesti e nei loro discorsi. I loro lamenti sono dolci al pari del loro linguaggio; i loro costumi, le loro azioni hanno la stessa impronta di dolcezza. » « Come tutte le tribù nomadi, dice Gatier, essi sono dolci ed ospitali; dividono volentieri la loro mensa collo straniero che li visita e gli cedono la loro capanna. » Al dire di Vignai, «l’organizzazione e le abitudini dell’indiano guaianese lo rendono assai disadatto ai lavori regolari ed assidui delle grandi coltivazioni. Esso è lento* infingardo, d’intelligenza mediocre e d’un vigor muscolare comunissimo. Quanto alla sua dolcezza ed alla ospitale bontà, esse meritano d’essere segnalate. Egli non conosce} T.° XV.0 P.e III.* 6