78 FITJME ATTRAVERSO LA STORIA La breve durata dell’occupazione francese non permise che si facessero mutamenti. Il municipio, in mezzo a quello scompiglio, si resse alla meglio; le autorità amministrative e giudiziarie rimasero al loro posto. Il commercio ebbe però a risentirsene non poco. Dopo questa prima venne la seconda occupazione francese. L’ambizione sfrenata di Napoleone indusse il governo di Vienna a romperla affatto con lui. Nell’aprile del 1809 due poderosi eserciti austriaci invasero la Baviera da una parte e il Veneto dall’altra; e così incominciò la quarta campagna napoleonica. Il generale Marmont, che comandava le truppe francesi della Dalmazia, concentrati il 23 aprile i suoi militi nel contado di Zara, si pose in marcia per andare a unirsi al grande esercito di Napoleone in Germania. Marmont passò per Gospic e Segna e il giorno 28 maggio arrivò a Fiume. La città dovette fornire vettovaglie, panni, pellami e versare una contribuzione di guerra di fiorini 400.000, di cui mia parte (100.000 fiorini) fu versata il giorno 30 maggio; e siccome il generale doveva proseguire la sua marcia e voleva garantirsi il resto della contribuzione, prese in ostaggio quattro patrizi fiumani e li mandò a Trieste ove rimasero fino il 20 agosto. Le parti belligeranti vennero frattanto alla pace di Schònbrunn, secondo la quale l’imperatore Francesco I cedeva a Napoleone tutta quella vasta regione ch’è situata tra la Sava e il Mare Adriatico e che formò '’Illirio, in memoria delle genti illiriche che quivi abitavano al tempo di Roma. L’Austria, perduto il mare, ottenne da Napoleone il libero commercio d’importazione e d’esportazione per la via di Fiume.