DELL' AMERICA A qualche distanza dalla costa, e particolarmente al nord della Guiana, sonvi alcune pianure boscate chiamate Pinauticres, che si estendono fino al piede dei monti c formano deliziose praterie. La maggior parte di queste pianure sono coperte d’acqua durante la stagione delle piogge, altre sono sempre asciutte ed abbondanti di ricchi pascoli. Le terre alte sono in generale composte d’ una specie d’argilla, ma differenziano molto pel loro miscuglio, nelle nne colla sabbia, nelle altre col tufo, colle parti ferruginose, e colle roccie calcaree e ferruginose (i). Tra la zona degli alberi d’alto fusto e le cataratte s1 incontrino alcune montagne isolate che si suppongono essere state in addietro isole dell’Oceano. Malouet, il quale ha adottato quest'opinione, dice u che il continente della Guiana sembra essere stato di recente sconvolto dall’azione di fuochi sotterranei e dalla presenza e dal ritiro delle acque. Da questa causa dimostrata proviene, die’egli, il disordine della forma e degli strati di terra in tutte le parti che hanno dovuto essere in addietro pianure, giacché il movimento delle acque, 1’ esplosione dei vulcani, il mescuglio delle lave, sono colà stati più liberi e più variati di quello che nelle grandi masse di terra clic prima di quest’epoca formavano le catene dei monti. « La Guiana è di tutta l’America il paese il più recentemente uscito dalle mani della naturarvi si osservano ovunque le tracce dei vulcani estinti e delle inondazioni che coprono le parti basse del continente, mentre le terre dominanti la superficie delle acque erano sollevate e sconvolte dai fuochi sotterranei. Quindi la sterilità delle terre alte che sono composte soltanto di sabbia, di rocce a base cretacea e di materie vetrificate (2). » Quest’opinione dell’amministratore Malouet è stala adottala dal dottore Rajon nelle sue Memorie intorno a Caienna (3). Pretende quest’ultimo clic la roccia rossastra (1) Trattato sulle terre allagate della Guiana, eco., di Guisan, pag. 7?. (?) Memorie sulle colonie di Malouet, voi. Ili, pag. 249 e a^'*‘ 0) Bajon, voi. II, pag. 14.