566 CRONOLOGIA STORICA li distribuì armi c munizioni, appuntò due cannoni sulle sponde dellOronoco ed alcune petrierc nella città, attendendo gli assalitori a piò fermo. Sulle undici ore tre vascelli si avvicinarono alla Punta d’Araya ad una lega dalla città clic sorgeva allora tra quel punto cd il confluente del Caroni. Tosto dopo la caravella e le cinque laucie sbarcarono cinquecento uomini nello stretto (enscnctdo) di Arugo o d’Amanica, i quali doveano operare una diversione per terra, mentre i vascelli si sarebbero avvicinati alla città. Il governatore, penetrando il loro disegno, spedì il capitano Geronimo de Grados con dicci uomini a porsi in imboscata sovr’una piccola eminenza (monticelló) alla distanza di un quarto di lega; ma gl’inglesi ne li scacciarono e li costrinsero a ripiegarsi sulla città, cui nella notte del 12 gennaro assalirono da due bande. Gli spa-gnuoli, oppressi dal numero, furono costretti di battere la ritirata, dopo un’ostinata resistenza che costò la vita ad un gran numero d’individui, e tra gli altri al governatore, che perì difendendo la plaza o piazza pubblica. Il fuoco della moschetteria e delle petriere assottigliò considerevolmente le file degl’inglesi ch’ebbero ancora a prendere di assalto il convento di San Francesco, nell’opposta parte della città, ove si erano ritirati verso un’ora i cannonieri dopo d’avere esaurito tutte le loro munizioni. Gli alcaldi Garcia de Aguilar e Giovanni de Lazama aveano diretto le donne, i fanciulli e gli ammalati sul confluente del Caroni, e quinci il capitano Grados li avea trasferiti per maggior sicurezza a Zeiba tre leghe più sopra, avendo loro distribuito alquanto mais. Gl’inglesi misero sozzopra la città per procurarsi oro, argento e pietre preziose; cd ingannati nella loro espet-tazione, inviarono cencinquanta uomini muniti di picche e di altri stromenti nelle piantagioni vicine per esportarne i bestiami; ma gli abitanti tesero loro alcune imboscate ed assalitili alla spicciolata, li respinsero nella città. Gl’inglesi fecero allora risalire il fiume da quaranta uomini che penetrarono con due lancie nel canale di Zeiba ove avrebbero sorprese le femmine se Geronimo de Grados non ne le avesse fatte ritrarre a tempo. Avendo