BELL’ AMERICA a/}3 inonda di rame clic avea seco recato. Più lardi creò una carta monetata clic fu ricevuta in pagamento delle contribuzioni, abbatti i bastioni della piazza c livellò gli spalti per colriiare le fosse; incoraggiò il lavorio del legname, la costruzione di nuove case e la riparazione della chiesa di san Niccolò, che fu aggrandita in lunghezza da quaranta a cinquanta piedi. Il convento de’gesuiti che serviva di alloggio ai governatori, fu ristabilito sull’antico suo piede. Diminuì infine la contribuzione di guerra di una piastra forte, s’impadronì de’fondi vacanti, ed aggiunse ai demani! del principe reggente alcune abitazioni di proprietarii assenti} ed altre ne occupò per conto dell’ amministrazione. u Quando i portoghesi s’impadronirono di Caienna, dice Vignai, conquista la quale fu evidentemente soltanto una speculazione commerciale in favore del Brasile dan-neggiato dal nostro stabilimento, trattarono il paese con que’ riguardi che formano un singolare contrasto cogli usi e coi costumi dell’amministrazione francese ad essi successa. Il sequestro dei beni degli assenti fu la sola misura di rigore che gli fecero provare. All’infuori di questo, lunge che la loro gestione abbia avuto nulla di ostile per la colonia, la verità obbliga a riconoscere che giammai gl’ interessi generali di essa non furono meglio intesi. E certamente increscioso di dover fare l’elogio degli stranieri a nostre spese; ma astraendo da qualsiasi orgoglio nazionale, perchè teihereino noi di rammentare i procedimenti della loro amministrazione, se questo riavvicinamento può esserci favorevole? Quest’elogio, aggiunge lo stesso autore, non deve tuttavia esser fatto senza restrizione: i portoghesi non ebbero clic il merito di mantenere a loro profitto, ciò clic Hughes avea giudiziosamente cominciato ad instituirc prima di essi (i). » Anche Gatier fa l’elogio de’portoghesi dicendo che « i francesi non hanno potuto trarre alcun partito dagli indiani coi mezzi filantropici, mentre i portoghesi, allorché conquistarono nel 1809 la colonia dì Caienna, aveano nelle loro truppe seicento soldati indiani o indicci, che sa- (1) Colpo d’occhio serra Caienna, il! Vignai, pag. \ 0 r > I