DELL’AMERICA n7 il capitano, assicuravalo trovarsi sulla destra un braccio di fiume ov’esisteva una tribù d’arwacas che gli fornirebbe in abbondanza tutti i viveri di cui avesse bisogno, e che partendo a mezzodì nella sua barca, sarebbe di ritorno prima della notte. In conseguenza di questi avvisi sir Rateigli prese la direzione indicata insieme al capitano Gifford ed a Calfield con otto uomini; ma dopo una navigazione di quaranta miglia sorvcnne la notte ed ci cominciò a temere non il pilota avesse l’intenzione di abbandonarlo ad una mano di spagnuoli fuggitivi dalla Trinità ed i quali, giusta la relazione di questi indiani, s’erano stabiliti in quei paragi. Sir Walter pensava già a far appiccare la sua guida, ma in considerazione che non avrebbe poscia saputo in qual guisa ritornare addietro, rigettò quest’idea; ed il povero indiano assicurò d’altra parte non essere lontano il villaggio ricercato, ma che non vi si arriverebbe clic ad un’ora dopo la mezzanotte, ciò ch’ebbe anche luogo. Il cacico del luogo era partito con varii canotti per alle sorgenti dell’Oronoco, situate alla distanza di quattrocento miglia a fine di comperare dai canibali oro e donne. Rinvennero però colà viveri e pesce fresco, e dopo d’aver fatto qualche commercio coi naturali ripartirono nel vegnente mattino per riguadagnare la galera. Dai duo lati di questo fiume, dice sir Walter, i nostri occhi scoprivano il più bel paese clic si potesse immaginare. Ammiravamo pianure dell’estensione di oltre a venti miglia, coperte d’lina brillante verdura, e boschetti che sembravano l’opera dell’arte la più squisita, popolati di animali d’ogni specie. Il fiume era chiamato Lagartos, attesa la quantità di coccodrilli che lo infestavano, e de’ quali un giovane negro divenne la vittima nuotando imprudentemente alla sua foce. Al loro arrivo sul vasto fiume Amana le barche scopersero quattro canotti, due de’quali carichi di viveri furono catturati. Gli arwacas a cui appartenevano si rifuggirono nei boschi unitamente a tre spagnuoli, tra’quali un soldato, un cavaliere ed un raffinatore di metalli. Giusta la relazione d’uno dei capi di quest’indigeni, Falcigli si mise tosto ad inseguirli promettendo cinquecento lire