CRONOLOGIA STORICA <|ual cagione siete dipinto di bianco (i)? Io non ne cono-*co alcuna di gettare così la vostra farina, imbrattare il vostro abito e comparire bianco innanzi l’età. » E raro il vedere un indiano contraffatto o deforme dalla nascita; e non se ne veggono ugualmente d’infermi neppure nell’età la più avanzata. Parto. Non si osserva alcun esempio di parti difiìcili e faticosi; il fanciullo si presenta spontaneamente e la madre si libera senza soccorso. Il cordone ombelicale è tagliato mediante un tizzone acceso che ne cauterizza l’orifìzio e rende inutile la legatura. Le femmine non soccombono giammai in conseguenza dei dolori del parto. Allorché il parto è compiuto, la madre ed il figlio sono tosto trasportati ed immersi nell’acqua; ed il giorno seguente la femmina può attendere alle ordinarie sue occupazioni. Alcuni autori assicurano che in alcune tribù il marito rimane nella sua amaca oltre ad un mese dopo il parto della moglie, ove si lamenta, come se avesse partorito egli stesso, e durante tutto quel tempo la moglie prende di esso la maggior cura (i). Malattie. Ilavvi tra gl’indiani poche malattie; la più comune è la tisi polmonare, cagionata da reumi violenti. Schiacciamento della testa. Molti di questi popoli comprimono la testa de’loro figli, credendo così di accrescere la loro bellezza. Educazione. I genitori non battono mai i loro figli, cui amano con passione. Viaggiando, la madre porta il figlio sulla spalla sospeso in una piccola amaca, e si bagna con esso due o tre volte il giorno. Matrimonio. Le ragazze si maritano allorché raggiungono la pubertà, cioè dagli undici ai dodici anni. La ceremonia nuziale è semplicissima. Il futuro le offre una certa (1) Allude all*ineipriatura de’capelli ch’era allora in uso. (a) Veggasi il vocabolo Indiani all’articolo Caienna.