DELL’ AMERICA Il governatore alla tosta delle sue genti prese la stessa direzione, ma costretto a fare un lungo giro a motivo di un ruscello e dei folti cespugli che coprivano la strada, non giunse a tempo per opporsi allo sbarco del nemico, il di cui vessillo era già stato inalberato sulle sabbie da cinquanta in sessanta uomini posti a terra dalle scialuppe. Inoltratosi il governatore con quindici in venti soldati, essendo egli stato ferito alla spalla, ed il suo maggiore alla coscia, effettuò la sua ritirata nel forte, in cui avrebbe dovuto trasportare tutto quello che poteva essere necessario alla sua difesa; ma in luogo di'fare una valida resistenza, prese il partito di ritirarsi sul continente alla distanza di cinque leghe dall’isola, ordinando agli abitanti ed ai soldati di venire a raggiungerlo. Salito col suo maggiore c con alcuni officiali in una barca, ne lasciò un’altra con alcuni canotti per quelli clic volessero ritirarsi appo gl’indiani del continente. Erano rimasti nel forte una cinquantina d’uomini, ben provvisti d’arme c di munizioni: ma scoraggiti per la fuga del governatore e di quelli elle lo aveano seguito, chiesero di capitolare, al che il cavaliere Ilarman comandante degl’ inglesi consentì, a condizione che dimorassero prigionieri di guerra. Nel giorno appreso, il sargentc Ferant, svizzero ai nazione, accettò questa capitolazione c gl’inglesi, in numero di sessanta in settanta individui, entrarono nelle fortezze. Di là il comandante inviò distaccamenti per impadronirsi degli altri posti dell’isola, e sapendo clic questa sarebbe stata bentosto restituita per la pace che si negoziava allora in Europa, fece trasportare a bordo de’suoi vascelli i cannoni, le armi, le munizioni ed i viveri; demolire le fabbriche di zucchero e porre il fuoco alle case ed alle capanne senza risparmiare le chiese. Di tal guisa quest’infelice colonia fu di nuovo distrutta. Il cavaliere de Lezy s’era ritirato con circa ducento uomini a Surinam, ove offerse i proprii servigi al governatore olandese che li accettò per fortificarsi contra l’assalto cui attendeva da parte degl'inglesi, guidati dallo stesso cavaliere Ilarman (i). Qualche tempo dopo questa spedizione apparve sulla (') leggasi l’articolo Surinam.