DELL’ AMERICA 245 scere 1’Iracoubo, 1' Oganabo cd il Maroni, clic furono risaliti c discesi collo scandaglio alla mano. La Mana è stata esplorata a circa cinquanta leghe dalla sua foce, ed in questo tratto si contano tredici salti o cataratte, le quali possono in ogni tempo essere superate dai canotti e dai piccoli battelli piatti. Nella stagione delle pioggie queste cadute spariscono e vi passano senza difficoltà le imbarcazioni che s’immergono notabilmente. Le due sponde sono state del pari per una grande estensione esplorate. La regione delle terre basse e di alluvione scompare alla distanza di tre leghe e mezza dalla foce della Mana ed a misura che si s’innalza, il terreno diventa leggermente ondulato, e facendosi gradatamente migliore nelle parti elevate, si trova soprattutto eccellente nei dintorni del Maroni. 11 suolo è generalmente coperto d’alberi di varie specie, atti ad ogni sorta di costruzioni. Il paese è intersecato da fiumi clic affluiscono nella Mana e nel Maroni, e che sono in parte navigabili 0 suscettibili di diventarlo. La commissione ha esplorato tra l’Iracoubo ed il Maroni circa quattro milioni d’arpenti di terra, la maggior parte eccellenti, avendo i distaccamenti percorso circa trecento leghe in tutte le direzioni. Le osservazioni fatte per quarantacinque giorni consecutivi, nel principale appostamento, hanno dato per termine medio, all’epoca del maggior calore 2a° (Reaumur). Il termometro si teneva d’ordinario a 20° essendo il cielo coperto di nubi, e non si è giammai innalzato al dissopra di 24° nell’ora la più calda della giornata. Nella notte discende a ij° e talvolta a i5°, e si tengono accesi i fuochi negli appostamenti. Non vi erano nè uragani, nè tifo, nè febbre gialla, e malgrado la stagione delle pioggie, le fatiche e le privazioni sofferte dagl’individui impiegati, nessuno cadde malato. Giunta la stagione delle pioggie ad interrompere i lavori della commissione, furono impediti di penetrare più innanzi nell’ interno verso le sorgenti dell’Oyapoap e terminarono quindi le loro operazioni nel 25 decembre 1820.