PREFAZIONE naie, dimostrando ai filosofi d’oltremare ed ai messia di nuovissimo conio che non le teorie lungamente studiate, ma il sentimento è quello che fa i veri miracoli della storia. Fiume, nell’agosto 1918. e. s. Alla prima edizione, pubblicata a Fiume, premettevo} queste brevi parole: Molte volte ho pensato come dev’essere doloroso a tanti giovani nostri, amanti del proprio paese, non poterne leggere e conoscere la storia. E un senso di dolore che provai anch’io quando, giunto alla coscienza patria, volli conoscere le memorie della mia città natale. Piccole cittadine dell’Istria, pensavo, hanno la loro bella storia scritta, illustrata, volgarizzata; e da noi nulla. Non che il materiale storico, le fonti fossero scarse, anzi esse abondano; soltanto che una narrazione organica degli avvenimenti, che andasse dalle origini fino ai tempi nostri, mancava affatto. Occorreva dunque cercarla tra la farragine di libri pubblicati sulle cose nostre e trovarne il filo; così, sfogliando le pagine del Kobler, i bei volumi di Silvino Gigante ed altre opere, specialmente sull’ Istria, che gettano, come di riflesso, qualche filo, di rado qualche sprazzo di luce sulla vita del nostro passato, s’è venuto formando a poco a poco questo modesto e semplice disegno storico, che non sarà discaro a quanti vorranno avere un’idea delle vicende di nostra storia. Non è che un disegno chiuso in breve cornice, anzi un semplice abbozzo che, ingrandito e colorito nelle sue linee fondamentali, darà origine a un’opera di maggior mole. Con questo voto, ch’è una promessa, licenzio alle stampe queste pagine.