ini CRONOLOGIA STORICA la domenica i3 marzo 880. Si lessero le lettere del papa* alterate però in tutti i luoghi meno favorevoli a l'ozio senza che i tre legati vi abbiano scontrato nulla a soggiungere. Nelle acclamazioni fu posto Fozio in preferenza di papa Giovanni. Fozio compariva come uomo incensurabile benché il papa avesse accennato dover lui riconoscersi colpevole c domandar perdono al Concilio. Quest’assemblea fu ultimata con una professione di Fede che abbraccia quella del Concilio di Nicea spiegata 0 confermata da sei Concilii generali susseguenti senza addizione o restrizione. Fu condannato l’ottavo e fu sostituito il presente da tutti i Greci scismatici. Alla fine degli atti quali gli abbiamo, vedesi una lettera di papa Giovanni, in cui fece chiaramente intendere che la Chiesa romana non avea ancora aggiunto al simbolo il Filioque. Egli paragona a Giuda quelli che osarono introdurre tale addizione, ma soggiunge non aversi ad obbligar chichessia ad abbandonarla. Tutto questo poi è egli vero in fatto, mentre fu compilato sotto gli occhi di Fozio, e forse da lui medesimo a cui nulla costavano l’impostura e la menzogna? 881. Ajìiid sanctam Macram, di Fîmes, nella diocesi di Reims, il 2 aprile. Presedette Hincmar, e si riconosce il suo stile negli otto articoli che ci rimangono. Son essi piuttosto dilute esortazioni di quello che veri canoni. 886. Cabilonense, di Châlons sulla Saona, il 18 maggio per ¡stabilire la pace e regolare gli altri affari di Chiesa. Dice Vaissette che in tutte le edizioni questo Concilio ha la data dell’anno 886; benché appartiene senza dubbio all’ anno susseguente, e che in tutti gli atti di questo Concilio è notata l’indizione V; la quale indizione non conviene altrimenti al mese di maggio 886 , ma sì al 887, non si avrebbe tuttavia egual ragione di dire che l’errore consiste nell’indizione anziché nell’anno? 887. Coloniensc, di Cologna, il i.° aprile. Si rinnovarono gli antichi canoni, con minaccie e censure contra quelli che saccheggiavano le Chiese (Conc. Gcrm. T. II.).