74 FIUME ATTRAVERSO LA STORIA s’avanzava nel mare davanti alla Torre dell’Orologio (oggi Civica) e il mandracchio o in altre parole il porticello che si apriva dinanzi al vecchio lazzaretto, eretto nel 1722 nel sito dell’odierno ospedale militare. Lungo il mare sorgevano intanto edifici, si aprivano contrade e sui fianchi del monte nuove case si andavano innalzando. Le mura che guardavano al mare erano già abbattute e lungh’esse correva una fila di case che, procedendo verso occidente, diventavano sempre più rare. Grandeggiavano del tutto isolati il grande zuccherificio, eretto nel 1750, e il lazzaretto; dove ora sorge il sottocomune di Cosala apparivano soltanto gruppi sparsi di casolari. La popolazione era notevolmente accresciuta e verso la fine dell’ottocento contava circa 7000 abitanti. L’aumento fu provocato dal grande concorso di forestieri che, per i favori del porto franco e per l’apertura di nuove grandi vie, affluivano da ogni parte a Fiume. I prodotti dei vasti o ricchi paesi del bacino danubiano calavano a Fiume; i bastimenti si moltiplica-vano; il commercio mondiale, attivato dalla Compagnia orientale, fu continuato dalla Compagnia delle Indie; nel 1758 comparve la prima legge austriaca per la marina mercantile; nel 1766 il portofranco venne esteso a tutta la città, nel 1769 a tutto il territorio; intorno a quel tempo sorsero le prime fabbriche (zucchero, potassa, concie, magazzino del sale, ecc.) che, insieme ai cantieri, promossero l’industria fiumana; la Torre Civica ebbe il nuovo orologio (1756); s’istituì la prima scuola popolare (1765), alla quale seguì nel 1781 la normale (il Collegio dei Gesuiti, che risale al 1623, fu