DEI CONCILI 233 » suoi predecessori » e alla domane montato sulla tribuna della Basilica di san Pietro giura sopra la croce e il vangelo « ch’egli non è conscio di esser colpevole nè di 55 aver commesso nè di aver fatto commettere i delitti, di » cui lo aveano accusato molti romani, di lui persccu-55 tori >5. Poscia il papa, così diqe l’annalista eli Mois-sac, i padri del Concilio n e il rimanente del popolo 55 cristiano, giudicarono di loro dovere di nominare im-55 peratore Carlo re de’Francesi, il quale era padrone di ’5 noma stessa, ove i Cesari solevano fissare la loro prin-55 cipale dimora, e di tutti gli altri luoghi d’Italia, della 55 Gallia e della Germania, divenute in differenti tempi 53 la sede dell’ impero: Dio onnipossente avendo soggetta-35 te tutte queste sedi al potere di questo principe ; per >5 questa ragione sembrar loro giusto, che ad inchiesta di 55 tutto questo popolo cristiano, egli ricevesse il giorno 55 stesso della nascita di nostro Signor G. C. il nome di 55 imperatore, c fosse consacrato per mano di papa 55 Leone 55 . Se il papa e i membri principali del Concilio, dice Saint-Marc, non fossero stati certi che Carlo non ricuserebbe il titolo d’imperatore, ove si pregasse di accettarlo, egli è a erodersi che quest’ assemblea, di cui era 1’ anima,, non avrebbe deciso essere giusta cosa di acclamarlo imperatore. 8o3. Aquisgranense, numeroso Concilio 'adunato da Carlomagno nel mese di ottobre. I vescovi in un co’ preti vi lessero i canoni, e gli abati coi monaci la regola di san Benedetto, acciò gli uni e gli alti vivessero a tenore della regola loro prescritta. Non aveavi allora nè monaci nè religiosi che seguissero altra regola tranne quella di san Benedetto. (Conc. Gemi. T. IL). Labbe e Pagi mettono questo Concilio nel 802. 8o3. Cloveshovense 111, il 12 ottobre tenuto da Adhelard 0 Ethelard li arcivescovo di Cantorbery, alla testa di dodici vescovi, abbati 'e preti di sua dipendenza. Questo prelato racconta un viaggio da lui impreso a Roma per opporsi all’elezione fatta da Olia re de’Mercii di un arcivescovato nell’ abbazia di Lichfìeld in virtù di una