DEL NUOVO TESTAMENTO 65 » mate altrimenti, soggiunge quella voce, cosa impura v quella che fu purificata da Dio. » Questa visione si riprodusse per ben tre volte, poscia la rete si vide elevarsi al cielo, nè più apparve. Mentre l’apostolo stava in forse su quanto avea veduto, fu avvertito dalla stessa voce, che tre persone cercavano di lui, e gli dice di non opporre difficoltà a partir secoloro. Erano essi i messi di un centurione di Cesarea, chiamato Cornelio, uomo religioso e che faceva di grandi limosine, a cui il Signore in un’altra visione avea comandato di far venir Pietro per insegnargli, la via della salute. Pietro gli accoglie, e la domane con essi si associa al loro partire. Giunto presso Cornelio lo istruisce con tutta la sua famiglia sulle verità del Vangelo. Mentre egli catechizzava, scende sopra di loro lo Spirito Santo con gran meraviglia degli Ebrei cui avea seco condotti ; giacché essi pensavano che non vi fosse salute che per sola la loro nazione, o per quelli ch’e-ransi ad essi uniti nell’osservanza della legge mosaica. 36 Dell’Era Volgare. San Pietro si reca da Cesarea ad Antiochia, ove fonda una chiesa di cui diviene capo. Ciò è quanto asseriscono eloquentemente Origene , Eusebio, san Crisostomo, il gran san Gregorio , e tutti gli antichi, eccettuati pochissimi. Ma convien dire che a principio questa era una chiesa composta di soli Ebrei. Con ciò si mettono in accordo le autorità qui citate con quanto è riferito in san Luca (A et. XI, 20.) intorno la predicazione di quei fedeli di Cirenaica e di Cipro, i quali verso l’anno 4' venuti in Antiochia, fecero conoscere ai gentili il Signore Gesù; locchè inteso dalla chiesa di Gerusalemme, dice lo stesso scrittore, fu inviato Barnaba per dare 1’ ultima mano a tal opera. L. Vitellio, governatore di Siria si reca verso le feste di Pasqua in Gerusalemme. Sensibile all’ accoglienza onorevole che gli vien fatta, abolisce a favore di quegli abitanti il diritto che esigevasi sulle frutta vendute ai mercati, e permette ai sacerdoti d’indossar l’efodo e tutti gli arnesi di gran sacerdote , eh’ erano allora custoditi nella fortezza Antonia sotto la vigilanza di un ufficiale romano; nel tempo stesso depone il gran sacerdote Caifa e T. I. P. IL* 5