DEI CONCILI 431 » e incombe a noi succeduti nella custodia del gregge » di G. C. di conservare inviolabilmente la tradizione » quale essi ce 1’ hanno lasciata » . Lo zelo di Veccus per la riunione e per la giustificazione della dottrina dei Latini irritava via più gli scismatici contra di lui e 1’ imperatore co’ suoi sospetti e le sue crudeltà li metteva alla disperazione (Leo Allatius 1. 3 de Consens.). 1280. Senonense , il 25 settembre, da Gilone Cor-nu II, arcivescovo di Sens, e cinque de1 suoi suffraganei all’occasione delle violenze che da Giovanni, signore di Amboise e di Chaumont, venivano esercitate contra l’abazia di Pont-le-Voi (p. Mansi Suppl. T. III.). 1281. Coloniense, da Sigifreddo di Westerburgo, arcivescovo di Gologna e suoi suffragatici. Si fecero diciotto statuti sulla disciplina (Coric. Gemi. T. III.). 1281. Saltzburgeiise , di Saltzburgo , dall’arcivescovo Federico, legato di santa Sede con sette suoi suffragatici. Venne fatta una costituzione in diciassette articoli, la più parte attenenti a regolari per reprimere parecchi abusi. 1281. Lainbethense, di Lambeth, il 10 ottobre, in cui Giovanni Peckam arcivescovo di Cantorbery rinnovò i decreti dell’ultimo Concilio di Lione, le costituzioni di quello di Londra del 1268 e quelle del Concilio di Lambeth dell’anno 1261, aggiungendovi le proprie in ventisette articoli intorno a differenti materie. Uno di . questi articoli proibisce di amministrare l’eucaristia, tranne il caso di necessità, a quelli che trascurassero di ricever la cresima. 1281. Parisiense XXXV , nel mese di dicembre, da quattro arcivescovi e venti vescovi. Essi querelatisi dei religiosi mendicanti i quali predicano e amministrano le confessioni a mal loro grado nelle diocesi ad essi soggette, dicendo tener su di ciò privilegi pontificii. Questi privilegi vennero confermati ai frati minori da Martino IV, il 10 T. I. 21