48 CRONOLOGIA STORICA che non era più il Santo dei Santi , nò luogo secreto di cui T entrata fosse permessa a solo il gran Sacerdote, non poteva più celebrarsi il solenne sacrifizio di espiazione, e gli altri tutti da esso dipendenti , doveano pur con esso cessare. Ecco ciò che gli Ebrei avrebbero dovuto comprendere se avessero ben riflettuto sull’economia della legge di Mosè : ma V eccesso del loro furore non permetteva ad essi allora la riflessione. La stessa sera di questo giorno, Gioseffo di Arimatea, discepolo di Gesù , ottenuto avendo da Pilato il suo corpo , lo distacca dalla croce e lo depone in un sepolcro nuovo cui egli avea fatto scavare nel macigno attinente al Calvario (i). La provvidenza fece cadere la scelta su di un sepolcro, in cui non era ancora stato posto veruno per avello fi) „ Egli è certo, dice un celebre interprete dell’ Evangelio nel secolo XVII per la descrizionp che Brochard fa ¿lei sepolcro di TNoslro Signore, ,, e più ancora da quella che ne fu fatta nuovamente dall’ambascialore del ,» re di Francia presso il Gran-Signore, eh’esso è una grolla incavala nel sasso, simile all’ incirca ad una camera quadrata, lunga circa selle ìt piedi, efl egualmente larga, bassissima essendo la porta che sta rivolta ,9 all’ Oriente. Il silo iu cui fu collocalo Gesù Cristo sta al Settentrione ; ,1 esso è scavalo a foggia di tavola e poco elevato al di sopra <èel livello „ della grolla. Prima di entrarvi , trovasene un’altra della stessa figura e „ grandezza, divisa dalla prima semplicemente da un muro in cui è pra-„ licata quella bassa porla di cui si disse. Giusta tale disposizione di luo-,> ghi è agevole d’intendere che la pietra che l’angelo levò dall1 ingresso , ,, chiudeva quello dejja prima grotta , e ch’era perciò al di fuori del mo-numenlo in cui fu deposto il corpo di Nostro Signore, e tuttavia ap~ „ parleneva in-altro sen?o a questo monumento di cui facea parte la pri-„ ma grolla „. ( Jansenius lprens. in cap. 20, Math. v. 5. „ Tale „ descrizione. , dice Duguet, toglie di mezzo molte apparenti contraddi-„ zioni dal testo del Vangelo; giacche in primo luogo vedesi come l’an-9} gelo invitasse- le sauté donne ad entrar nel sepolcro, come se non vi „ fosse già egli stesso. Egli stava all’ingresso della prima grotta, e mo-„ strava quello della seconda alle sante donne. Si concilia d’ altronde ciò „ che vien detto della grandezza della pietra che copriva il sepolcro mercè „ la porta così stretta e bassa ch’era quella della seconda grotta. Si con-„ viene finalmente sulla necessità di piegarsi onde sguardare nel sepolcro e ,, la facilità che aveasi ad entrarvi. Questa necessità e facilità non erano „ proprie della stessa parte : nell’ una si entrava senza difficoltà , ma con-„ veniva sdraiarsi e curvarsi per guardare nell’altra, e maggiormente per „ entrarvi ( Tomba di G. C. p* 104.)