DEI CONCILI 169 re differenti difficoltà fatte nascere dall' invasioni degli Unni ( Ti 11. ). 459. Constantinopolitaman, convocato dal patriarca Gennade contro i Simoniaci. Ne abbiamo la lettera sinodale senza data ( Pagi ). 462. Romanum, nel mese di novembre in favore di Ermete, eli’e rasi impadronito della Chiesa di Narbonna. 463. Arelalense F, d’Arles, sul finir dell’anno, tenuto da Leonzio, metropolitano d’Arles, all’occasione dell’ordinazione di un vescovo di Die fatta da san Mamerto di Vienna, senza riguardo all’ordinanza di san Leone, che avea nel 45o soggettata questa Chiesa all’arcivescovo d’ Arles. Il Concilio scrisse a papa Ilario per lagnarsi del procedere di san Mamerto, cui il papa disapprovò nella sua risposta (Eclit. Fcn. T. V.). 464- Tarraconense, di Tarragona , in proposito di Silvano vescovo di Calahorre, che ordinava alcuni vescovi all’ insaputa di Ascagne, vescovo di Tarragona, di lui metropolitano. Questi alla testa di tutti i vescovi di sua provincia ne scrisse al papa per sapere come si avesse a trattare Silvano. 465. od all’incirca. Fenetcnse, di Vannes in Brettagna, tenuto da Perpetuo metropolitano di Tours per dare un vescovo a questa Chiesa. Si fecero sedici canoni, l’ultimo de’quali ordina di scacciar dalla Chiesa i cherici , che osservavano gli augurii, e che chiamavansi allora la sorte dei santi. 465. Romanum, il 17 novembre, composto di quarantotto vescovi intorno la disciplina. Papa Ilario, come si vede nella sua risposta ad Ascagne, c agli altri vescovi delia Tarragonese, del 3o dicembre, vuole chesi condoni a Silvano tutto il passato, e ricusa loro colla stessa lettera quanto aveano richiesto intorno a Ireneo cui tutto il clero ed il popolo di Barcellona desideravano di avere