DEI CONCILI i83 plice , ossia il Kyrie elcison ad imitazione delle Chiese di Oriente e d’Italia. Fu ordinato che reciterebbesi a mattutino , nella messa, e nel vespero. La data di questo Concilio è notata così: Acturn sub die nonarum novembris , Decio juniore viro clarissimo consulc. 530. Valcntinum III, di Valenza nel Delfìnato, nel mese di luglio od agosto per le verità della grazia contro i semipelagiani (Pagi). 53o e 531. Romana duo. Nel primo tenutosi dopo il 12 novembre papa Bonifazio II fece firmare ai vescovi un decreto che lo autorizzava a scegliersi un successore, e tosto egli nominò il diacono Vigilio. Ma essendosi accorto di avere in ciò contravvenuto ai santi canoni, a-dunò un nuovo Concilio, in cui fece cassare, e bruciare quel decreto (Labbe Conc. T. IV. p. 1690 Pagi). 531. Costantinopolitanum, tenuto da Epifanio, in cui viene sospeso dalle sue funzioni Stefano , metropolitano di Larissa nella Tessaglia per non essersi fatto ordinare dal patriarca di Costantinopoli. 531. Romanum, il 7 dicembre in proposito dello stesso Stefano di Larissa, che avea appellato al papa dalla sua interdizione. Ci manca la decisione di cotesto Concilio . 532. Collatio, ossia conferenza di Costantinopoli pel corso di tre giorni tra i Cattolici e i Severiani. Questi rimasero confusi, e molti vi furono che ritornarono al seno della Chiesa. 533. Aurelianense II, d’Orleans, il 23 giugno. Si fecero 21 canoni, l’8.° de’ quali sopprime l’ordine delle Diaconesse, e ordina che i mobili del vescovo defunto sieno conservati pel suo successore. Il 9.0 vieta ai preti di abitare insieme coi laici, e vuole che restino da sò soli, ovvero si associno con altri cherici. Il 20.0 proibi-