DEI CONCILI 219 quc sprezzasse il costume della Chiesa riguardante la venerazione delle imagini sacre, chiunque le levasse dai Templi, le guastasse, profanasse, 0 nc parlasse con dileggio, fosse privato del corpo e sangue di G. C. e separato dalla comunione della Chiesa. Questo Concilio giusta la lettera di convocazione di Gregorio III, pubblicata dal p. Mansi (Suppl. Coite. T; I.) si tenne il i.° novembre dell’anno che seguiva la indizione XV; lo che risponde all’anno 732 prendendo l'indizione dal x.° settembre, come usavano allora i papi. 742* Germanicum, (probabilmente di Ratisbona). Fu adunato da Carlomano il 21 aprile, al quale presedette san Bonifazio. Si aggirava intorno i mezzi di ristabilire la legge di Dio e la disciplina ecclesiastica già scadute sotto i regni precedenti, ed impedire al popolo fedele di essere tratto in errore da falsi sacerdoti , come era accaduto pel passato. Si fecero 16-canoni , che taluni riducono a 7. Essi sonò annunciati a nome di Carlomano, clic qualificasi duca e principe de’Francesi. Ecco" com’egli ne parla. » Col consiglio dei prelati e de’ signori degli Stati » nostri, abbiamo stabilito dei vescovi nella città... Ab-» biamo tolti ai falsi preti, ai diaconi, c chierici foruica-» tori i beni della Chiesa. 2.0 Abbiamo assolutamente proi-» bito ai servi di Dio (cioè a dire ai chetici ed ai mo-» naci) di portar l’armi, combattere ed andar alla guer-» ra, quelli eccettuati che seguono 1’ armata per celebrar-» vi il divino ufficio ^ la messa e portar le reliquie de’ n santi, di guisa che il principe abbia (all’armata) uno n 0 due vescovi con sacerdoti e cappellani » (Si è questa la prima volta che scontrasi questo nome). Egli deriva dalla denominazione di Cappella che fu data all’oratorio, ove cortservansi la Cappa di san Martino, valutata la reliquia più preziosa di Francia, e tutti i cherici che stavano al suo servigio erano detti cappellani (nome che si estese a tutti gli oratorii , e a tutti i loro serventi) » c che ciascun prefetto (colonello) abbia un prete per » giudicar sui peccati di coloro che si confessano c im-» por loro la penitenza » (Da questo” canone si ravvisa clic eranvi a quel tempo degli elemosinieri per confessare