CRONOLOGIA STORICA n anche impossibile di provare che le Chiese delle Gal-» lie e di Spagna ne abbiano fatto qualche ammissione. » Non fu che col volger del tempo che trascorsi in di-» menticanza i 3 articoli, esso Concilio prese insensibil-» mente il posto di quinto generale ». Tra i soscrittori degli atti di quest’ assemblea si osservano due preti e superiori di monastero Stefano e Zotico che per sottoscrivere si servono l’uno della mano di un diacono, l’altro di quella di un prete. A que’tempi non era cosa rara di vedere perfino vescovi, che non sapeano punto scrivere. 553. Jerosolymitanum. I vescovi di Palestina vi approvarono il quinto Concilio, eccettuato Alessandro d’A-byla, che perciò venne deposto dall’episcopato. 554. Arclatcnse, il 29 giugno. Undici vescovi ed otto deputati vi fecero 7 canoni. 556. * Aquilciense, d’Aquileia, dal vescovo Paolino I vien condannato l’ultimo Concilio di Costantinopoli, e si dichiarano separati di comunione coloro che lo ricevono, senza eccettuarne lo stesso papa. Questo scisma fu abbracciato da tutti i vescovi della Venezia, d’Istria e Liguria, cioè a dire da tutti i suffraganei d’Aquileia e di Milano. Papa Pelagio I scomunicò alla sua volta cotesti vescovi, e pregò il generale Narsete d’inviar Paolino prigioniero a Costantinopoli^ locchè per altro non venne eseguito (Ediz. Vm. T. V. Muratori Annali cü hai.). 557. Parisiense III, in cui si estesero io canoni tendenti particolarmente ad impedire l’usurpazione dei beni delle Chiese. Questi canoni furono sottoscritti da quindici vescovi. 56o. Landavensia tria, di Landaff nel paese di Galles . Nel primo venne scomunicato Mourico re di Cla-morgan per aver ucciso il re Cynetu, malgrado la rappacificazione cui eransi insieme giurata sulle sante reliquie. Nel secondo si praticò lo stesso verso il re Morcant, che