DEL NUOVO TESTAMENTO 6, sollevossi contro la Chiesa di Gerusalemme. Atterriti i fedeli escono dalla capitale, ad eccezione degli apostoli, e si spargono per la Giudea e la Samaria. Ma prima di questa fuga, molti vennero imprigionati, e taluni probabilmente fatti morire. Tra coloro che si mostravano contro di essi maggiormente scatenati, era un giovine di nome Saulo nativo di Tarso nella Cilicia, una delle città autonome, ossia che reggevansi con proprie leggi, ma non altrimenti colonia romana, o municipio; e che per conseguenza non conferiva, come altri pretesero, a’suoi cittadini il diritto della romana cittadinanza. Saulo però godeva di questa prerogativa in forza della sua nascita, come dichiaro egli stesso al tribuno Lisia, all’atto che questi volea farlo porre alla tortura prima di averlo giudicato. Egli discendeva dunque da cittadini romani (Grozio). Era nativo ebreo ' della tribù di Beniamino ed educato in Gerusalemme dal dottore Gamaliele nella setta dei Farisei. Avea avuto parte al martirio di san Stefano, tenendo in custodia le vesti dei testimonii mentr’essi lo lapidavano. Fattosi poscia conferire dai capi dei sacerdoti il poter necessario , entrava egli nelle abitazioni, ne traeva fuori uomini e donne e le menava in prigione. Malgrado tale persecuzione il numero dei fedeli molti plicavasi fuori di Gerusalemme dovunque s’ erano sparsi gli abitanti di questa città. Filippo, uno dei sette diaconi, venuto in Samaria vi predicò il Vangelo , e i Samaritani vedendo le maraviglie ch’egli vi operava, gli prestavano la maggiore attenzione. Aveavi tra loro un mago detto Si-mone , che co’suoi prestigi gli aveva sedotti sino a persuader loro, che racchiudeva in sé stesso la gran potenza di Dio. Testimonio e ammiratore de’ miracoli di Filippo, egli credette o finse di credere , e ricevette al pari degli altri il battesimo. Riferito agli apostoli questo successo del-Vangelo, essi spedirono Pietro e Giovanni per impor le mani sui nuovi convertiti, acciò ricevessero lo Spirito Santo ; poiché Filippo essendo solamente diacono non poteva esercitare tale funzione eli’ era riserbata agli apostoli e loro successori. Questo fu chiamato dappoi il sacramento di confermazione.