3oo CRONOLOGIQ STORICA sto per ordine del re Alfonso V. Fu esso un’ assemblea mista di prelati, e di grandi del regno di Leone. Si fecero dei regolamenti divisi in quarantotto articoli, dei qua- li i primi sette concernono l’amministrazione ecclesiastica, e gli altri il governo civile. I collettori dei Coneilii, colla scorta di Baronio, collocano mal a proposito questo Concilio nel 1012. A quel tempo non era ancora rifabbricata la città di Leone, nè il re Alfonso maritato colla regina Elvira che assistette a quest’assemblea, i cui atti originali portano la data dell’anno io58 dell’Era di Spagna. L’ errore procede dall’essersi disgiunto 1’ ultimo numero di questa data per applicarlo alle caleride , e ciò fece leggere ¿Era ML. Fili Kal. aug. (Ferrerà T. IH. p. 14^-)• ” Ho scoperto, dice il p. Andrea Marco Bur-» riel ch’esiste in questo Concilio il principio del diritto » primitivo del regno di Leone, e si trovano le leggi fon->} damentali di questo regno » . 1022. Ticinense 0 Papiense, di Pavia, il r.° agosto. Benedetto VIII, presedendo a quest’assemblea si querelò della vita licenziosa del clero , e fece un decreto in sette articoli per riformarlo. Venne confermato dall’imperatore coll’ aggiunta di pene temporali contro quelli che non l’osservassero (Ed.it. Ferì. T. XI.). 1022. Sal'egunstadiensc , di Selingstad, abazia sul Meno diocesi di Magonza, dall’arcivescovo Àribon e cin-que^de’suoi suffragane! Pii agosto. Si fecero 20 canoni col 5.° dei quali si proibiva ai preti di dire più di tre messe al giorno. 11 18.0 vieta a coloro che si conoscono colpevoli di qualche delitto capitale di recarsi a Roma per ricevere l’assoluzione del papa, prima di essersi presentati ai lor propri sacerdoti, e di aver fatta la penitenza da essi imposta. Allora, dice il Concilio, potranno portarsi a Roma, sempre per altro dopo aver ottenuta la permissione dal proprio vescovo con lettere di lui per al papa (Edit. Ferì, et Cono. Gemi. T. III.). Questo Concilio viene da Fontanini posto per errore nel 1023. 1022. Germanicum, al quale assistette l’imperatore