DEI CONCILI 10 febbraio all’8 agosto sotto l’imperatore Costantino Co-pronimo. Trecentotrentotto vescovi iconoclasti fecero un lungo decreto contro le sacre imagini, e poscia parecchi articoli in forma di canoni portanti anatema. Quelli che riguardano alla Trinità e all’incarnazione sono Cattolici: essi però molti ne aggiungono contro le imagini di G. C. e de’santi. y55. Vernense, di Ver o Vern, castello reale, giusta le Beuf, che lo mette tra Parigi e Compiegne l’ti luglio. Si fecero a5 canoni. Nel i4.° i padri non approvano 1’ opinione a quel tempo comune tra il popolo , che in giorno di domenica non si dovesse far uso di caval- li, di buoi o di vetture per viaggiare, nè apprestar che che sia di vivande; venendo ciò riguardato dai padri siccome usanze giudaiche più presto che cristiane. Secondo 11 canone ai.0 i monasteri! di fondazione regia doveatio rendere conto al re de’ lor beni , e gli episcopati lo dovevano al vescovo. I priini erano indipfcndenti dai vescovi, e solo soggetti all1 inspezione dell' arcicappellano1. Il canone 25.° proibisce ai vescovi ed agli abbati di ricevere presenti per far giustizia. Finalmente fu ordinato che si terrebbero ogni anno due Concilii, l’uno al i.° marzo, l’altro al i.° ottobre. Questo Concilio è in data del-1’ anno 4-° del re Pipino. Il p. Mansi lo pone nel j/56. 756. Anglicani, tenuto da Cuthbert arcivescovo di Cantorbery, in cui si ordina che la festa di san Bonifazio, arcivescovo di Magonza si celebri per tutta Inghilterra , il 5 giugno (Ed. Fen. T. VIII.). j56. Compendiense, di Compiegne, il 22 giugno sotto la presidenza di Georgio e Giovanni, legati di santa Sede. Questo Concilio era composto di vescovi e signori , giusta 1’ uso di quel tempo. Si fecero 18 canoni, che quasi tutti riguardano i matrimonii, di cui taluni sono poco conformi alla dottrina della Chiesa. Tale h. il i3.° che permette al marito, la cui moglie avrà di suo consenso abbracciato la vita monacale, di sposarne un’altra. Tale