3g8 CRONOLOGIA STORICA ma. Innocente si mostrò più favorevole a di lui riguardo, e gli diede il contado Venosiqo e sue dipendenze, la Provenza e il Beaucaire in un coll’ apostolica sua benedizione. In tutto ciò il papa agiva di propria autorità privata c senza approvazione del Concilio. Ecco quanto appartiene propriamente a quest’assemblea. Si dichiarò la Fede della Chiesa contra gli Albigesi, i Vaudesi, l’abate Joa-cliimo , e tutti gli eretici d’allora. Fu consacrato il vocabolo di Transostanziazione ad indicare il ' cangiamento che viene da Dio operato nel sacramento dell’ eucaristia , come il vocabolo consostanziale lo fu nel Concilio di Ni-cea per esprimere il mistero della Trinità. Lanfranc e Guimondo lo aveano già usato contra Berenger. I canoni di quest’ assemblea ammontano a 70 di cui il 3." tra le altre cose contiene che se il feudatario .temporale ammonito trascura di purgar la sua terra dagli eretici, sia scomunicato dal metropolita e suoi comprovinciali ; e ove non lo faccia entro l’anno, se ne avverta il papa onde dichiari sciolti i suoi vassalli dal giuramento di fedeltà, ed esponga la sua terra al conquisto dei Cattolici. Conviene rammentarsi che a questo Concilio intervennero gli ambasciatori di parecchi sovrani,«i quali a nome del lor signore acconsentirono a tale decreto, in cui sembra che la Chiesa usurpi 1’ autorità secolare. Vedesi nel io.u ed 11." l’origine del penitenziere, e del teologo nelle Chiese cattedrali d’Occidente. Il i4.° prescrive che i cherici i quali seguendo le usanze de’luo-ghi da essi abitati non hanno rinunciato a quella del matrimonio, se cadono in fornicazione siano puniti tanto più rigorosamente quanto erà loro libero di usar legittima-mente colle proprie mogli. Questo canone dee intendersi pei suddiaconi, i quali in qualche luogo erano autorizzati a tener le lor mogli, quando prima di loro ordinazione dichiaravano di non obbligarsi altrimenti a castità; ciò che dimostra che il decreto di papa Urbano II, nel Concilio di Roma dell’anno 1089 contra i suddiaconi che volessero usare il matrimonio, decreto che li priva di qualunque funzione e- benefizio ecclesiastico, non era ancora universalmente osservato. Col canone 18.0 venne abolita la superstizione delle prove.