7?. CRONOLOGIA STORICA le con cui gli accolse e la promessa che fece dar loro da Romolo che gli aveva introdotti , di ascoltarli^ e di esaminare il loro affare ne’primi momenti di libertà, riempiono tutti di fiducia, tranne Filone a cui l’età e l’esperienza resero sospette queste si larghe dimostrazioni. L’esito fece conoscere eh’ egli non s’era ingannato. I deputati degli Ebrei avendo seguito Caligola in un viaggio da es-solui fatto a Pozzuoli, seppero ch’egli avea rinnovato l’ordine di collocare nel tempio una statua colossale di Giove. Filone nel racconto che fa di questa deputazione, non ha parole che bastino ad esprimere la desolazione di cui furono allora, colpiti lui ed i suoi colleghi. Lo stesso avvenne in Giudea. Vecchi, giovani, donne, fanciulli, tutti abbandonarono i propri focolari per recarsi in Fenicia a gettarsi ai piedi di Petronio, e a pregarlo di toglier loro la vita piuttostochè violare la santità del Tempio. Petronio mosso a compassione da questo trambusto, ne rende consapevole per lettere l’imperatore, e domanda una dilazione per non abusare di una nazione'cui caleva di accarezzare. Agrippa che viveva in sicurezza a Roma, ove era ritornato l’anno 38, sente da Caligola quanto accade nel suo paese, ecT esce fuori di sensi a questa nuova. Viene recato mezzo morto alla sua abitazione. Rinvenuto in sè stesso scrive all’ imperatore nei termini i più umili, e più stringenti in favore della sua nazione. Caligola mosso alle sue preghiere acconsente nella sua risposta a Petronio che si desista di collocare in Gerusalemme la statua, non estendendo però una tale condiscendenza sulle altre città della Giudea. La morte di questo insensato avvenuta il 24 gennaio dell’anno /¡ì , libera gli Ebrei dalle iiiqrfietudini eh’ egli avea ad essi causate. 41 Dell’Era Volgare. Claudio dichiarato imperatore il 25 gennaio, elegge Agrippa a re di Giudea, ed Erode di lui fratello in re di Calcine. Sulla domanda del primo segna due editti favorevoli agli Ebrei; uno per ristabilire 0 confermàre que’ di Alessandria ne’diritti di cui godevano sotto il regno di x\ugusto ; coll’altro per accordar loro il libero esercizio di religione per tutta 1’ estensione dell’impero. Vieta però eh1 essi tengano assemblee in Roma. (Gioseffo Alitici. I. XX , c. 1.)