74 CRONOLOGIA STORICA stoli nelle diverse parti del mondo. La tradizione porta che prima di separarsi, essi compilarono un ristretto della Fede il quale servisse ai fedeli come la • parola d’ ordine alle sentinelle: esso chiamasi il Simbolo. San Giovanni passa in Asia colla madre di Gesù, e si stabilisce in Efeso , ove san Paolo avea già fondata una chiesa. Egli stesso ne edificò parecchie altre in quella provincia. Sant’Andrea si reca presso gli Sciti, donde in Epiro e in Grecia : san Tommaso viene inviato presso i Parti; s. Bartolammeo nella grande Armenia; san Simeone in Persia, san Giuda nella Mesopotamia, san Matteo in Etiopia, ove predicò il suo Vangelo da lui composto in ebraico, e eh’ era, stato allora volto nel greco. 43 Dell’ Era Volgare. Il profeta Agabo predice gran carestia che dovea affliggere la Siria e la Palestina. Essa avvenne P anno 44- I*1 questa occasione gli Ebrei furono confortati da Elena vedova di Monobazo re di Adia-bene, e da Izatc di lei figlio, che aveano abbracciata la loro religione. I fedeli di Antiochia attestarono del pari la loro carità verso que’di Giudea mercè copiose limosi-ne, incaricandone Paolo e Barnaba di raccoglierle, e di pregare per essi, e loro imporre le mani. 44 Dell’ Era Volgare. Erode Agrippa restituitosi a Cesarea vi fece celebrare dei giuochi ad onore di Claudio. I Tirii, i Sidoni, contro i quali per causa che non è nota era egli adirato, a lui si presentano il secondo giorno della festa ad implorare la sua clemenza. Era per essi tanto più necessario di piegarlo a lor favore, perchè il loro paese rinserrato entro angusti confini dal lato di terra, e tuttavia popolosissimo, traeva ordinariamente i suoi viveri dai granai di quel principe, nè poteva nella carestia in cui allora si trovava, procacciarsene d’altronde. Agrippa viuto dalle rimostranze di Blaste, suo ministro, cui essisi aveano reso propizio, assegna un giorno per dar loro udienza nel teatro. Giunge questo giorno, e Agrippa vi si reca col più brillante apparato, sale la tribuna, e arringa il popolo con tanta grazia che da ogni angolo esclamasi: E1 questa la voce di un Dìo e non altrimenti quella di un uomo. Invece di ricusare siffatta adulazione quale bestemmia, ne ricava sog-