4;8 CRONOLOGIA STORICA ni come erronee, senza colpirne l’autore che avea promesso ili sottomettersi alla decisione della Chiesa. La ven-tesimoterz.a tenuta il sàbbato 24 roarzo i436 rapporta la professione di Fede che dee fare il papa il giorno di sua elezione. Ella comprende tutti i Concilii generali e particolarmente quelli di Costanza e di Basilea. Aggiungono i padri che il nuovo papa deve obbligarsi solennemente a sollecitare le convocazioni dei Concilii generali, e riducono a ventiquattro il numero de’cardinali da eleggersi da tutte le parti dell’ orbe cristiano. Annullaronsi nella stessa sessione tutte le grazie espettative, mandati, ed altre riserve di benefizii cui era solito il papa applicare a proprio profitto. Nel ventiquattresimo tenuto il venerdì i4 aprile si confermarono le promesse dai deputati del Concilio fatte a,]l’imperatore dei Greci ed al patriarca di Costantinopoli. Nel ventcsimoquinto tenuto il martedì 7 maggio i43y fu ordinato con un decreto che il Concilio in favore dei Greci terrebbesi a Basilea 0 ad Avignone 0 in una città della Savoia. I legati del papa ed alcuni prelati in piccol numero ne fecero un altro, in cui seguendo l’intenzione di Eugenio, accennano per luogo del Concilio una città d’ Italia. Questi due opposti decreti produssero forti discussioni. Il papa confermò quello accennato da’suoi legati, e gli spedì sopra le sue galere a Costantinopoli per ricevere l’imperatore Giovanni Paleo-logo ed i Greci e condurli in Italia. Il Concilio inviò pure le proprie galee; ma essendo state più sollecite quelle del papa, conseguirono lo scopo di loro missione. Da quell’epoca v’ebbe aperta guerra tra il papa e i padri del Concilio. Questi nella sessione ventesimasesta tenuta il 26 luglio 1437 fermarono che il papa si recasse a render conto di sua condotta, e in caso di rifiuto si procedesse contro di lui giusta il rigore dei canoni. Dal suo canto il papa diede una bolla che trasferiva o scioglieva il Concilio , altro indicandone a Ferrara. Non vi si ebbe verun riguardo in Francia e il re Carlo VII proibì ai vescovi del suo regno di intervenire a questo nuovo Concilio; ordinò al contrario di andar a ricevere i Greci in Avignone, quando vi saranno inviati giusta i trattati dei padri di Basilea. Frattanto il Concilio continuava a convocarsi come al so-