DEI CONCILI 349 1104. Trcccnse, di Troyes, il 2 aprile, dal legato Richard vescovo d’Albane e parecchi vescovi, llubert vescovo di Senlis, accusato di aver venduti gli ordini sacri, se ne purgò col giuramento, e Goffreddo abate di No-gent, fu suo malgrado nominato vescovo di Amiens. Sbaglia la Cronica di san Pietro il Vivo, rapportando questo Coucilio all’anno no5, poiché la sua data porta quarto nonas aprilis, anno ab Incanì. Doni. MCIV indict. XII epa età XXII. 1104. Balgcnciacense, di Beaugenci, il 3o luglio, dal legato Richard e parecchi vescovi alla presenza del re Filippo e di Bertrade, i quali promisero con giuramento di vivere separati, non già per sempre, masino a tanto ne avessero ottenuta dispensa dal papa come domandava a sua santità Yves di Chartres ust/ue ad v estrani di-spensationem. Nonostante però tale promessa , essi non vennero già assolti in questo Concilio, non avendo potuto i vescovi accordarsi sulla forma di assoluzione. • 1104. Parisiensc XIII, il 2 novembre in cui vennero assolti il re e Bertrade dopo la promessa giurata da essi di non aver più insieme verun commercio colpevole, e non vedersi l’un l’altro se non alla presenza di non sospetti testimoni^ promessa che non fu da essi ottenuta. Quest’ assemblea era composta da prelati delle tre pro-vincie di Tours, di Sens e di Reims, giusta la lettera di convocazione di papa Pasquale rapportata al Tom. Ili dello Spicilegio p. 128. 1105. Romanum, nel palazzo di Laterano, il 26 marzo. Pasquale II scomunicò il conte di Meulent e i suoi complici accusati di esser cagione che il re d’Inghilterra si ostinasse nel sostenere le investiture : egli scomunicò anche quelli che le aveano ricevute. uo5. Romanum, nel mese di maggio, in cui il papa decretò il ristabilimento di Pietro Grossolan sulla sede di Milano, ma non potè niai far eseguire il decreto, tati-