DEI COiNCIL* a93 ili cui Leone legato del papa con quattro vescovi ordinò a Gerberto malgrado il discorso più eloquente che solido pronunciato in sua difesa, di astenersi dall’ ufficio divino sino al Concilio di Reims, indicato pel mese di luglio. Questo Concilio che si tenne effettivamente il i.® luglio pronunciò in favore di Arnoldo pro Arnulfo judicatuin, e il reso giudizio fu a Roma trasmesso. Tuttavia Arnoldo non fu in allora ristabilito. A dir vero Abbon secondo la testimonianza di Aimoin fu in Roma a sollecitare presso papa Gregorio V, il ripristinamento di Arnoldo, al quale recò il pallio. Ma sembra che 1’ aliare di questo repristi-namento non siasi definitivamente terminato che al Concilio di Pavia tenuto nel 997. Almeno così insinua il Concilio di Roma dell’anno ()e)8 , con uno de’ suoi canoni , ov’è detto che piacque all’assemblea di sospendere dalle loro funzioni tutti i vescovi di Uccidente che furono presenti alla deposizione di Arnoldo , arcivescovo di Reims e disdegnarono di comparire al Concilio di Pavia. Gli atti di quello di Mouzon portanb che Aimon vescovo di Verdun aringo in francese: Aiino cpiscopus surrexit et gal-lice concionatus est. Goffredo, duca di Lorena, ed altri signori laici trovaronsi a' quésto Concilio. 996. San-Dionysiacum, di san Dionigi, verso la metà di maggio intorno le decime che si volevano togliere ai monaci e ai laici da cui erano possedute. Mentre si deliberava intorno questo soggetto ^ un individuo dell’abazia si recò a spargere lo spavento nella città, c occasionò una sommossa che astrinse i vescovi a prender la fuga (Fleury, p. Mansi.). 996. Romanum f da Gregorio V, alla presenza del-P imperatore Ottone III. Sui lagni di Erluino di fresco cunsecrato dal papa a Cambiai, si scomunicarono gli usurpatori dei beni ecclesiastici. Alcuni scrittori attribuiscono contro ragione a questo Concilio 1’ instituzione di sette c-lettori per l’elezione dell’imperatore ( Ved. Du Cange alla parola Electores. 997. Ticinense, di Pavia, da Gregorio V. Crescen-