DEI CONCILI proibizione di turbarla. Finalmente ordinossi che le reliquie e le imagini sarebbero onorate giusta l’antica tradizione , e si anatemizzò il Concilio tenuto in Grecia 1’ anno 754 contra le imagini. In p. ¡Mansi più clic altrove trovansi più interi questi atti. N’è singolare la data. Essa dice regnante una et cadem sancla Trinitate senza far menzione degli anni dell’ imperatore; lo che dimostra che la sua autorità non era più riconosciuta in Roma. 772. Dingolvingcnse , di Dingelfind nella Baviera, per ordine del duca Tassillon il i4 ottobre. Sei vescovi con parecchi signori laici alla cui testa il duca, fecero quattordici decreti concernenti affari ecclesiastici e civili. 7^4- * Romanum, in cui papa Adriano I, accorda a Carlomagno il diritto di eleggere il romano pontefice, e dar l’investitura a tutti i vescovi. Ciò è quanto riferisce Alberico delle tre Fontane, citando a garante il monaco Elinando di lui fratello e contemporaneo. Trovasi la stessa cosa nella prima edizione di Sigeberto; ma essa fu soppressa , come interpolata, in quella che diede Aubcrt-le-Mire, in base de’più antichi manoscritti; tuttavia b probabile che quella interpolazione siasi già fatta al tempo di Alberico. Vi è. luogo a credere con Baronio e Pagi che questo Concilio sia una favola. Di fatti oltre il silenzio tenuto intorno questo privilegio dal diacono Floro, e Loup abbate di Ferrieres, trattando dell’intervenimento dei principi nella scelta de’vescovi, abbiamo due lettere di questo stesso Adriano a Carlomagno posteriori a questo preteso Concilio, in cui egli sostiene, come verità costante, che la presenza dei principi non è punto necessaria nelle elezioni ecclesiastiche ( p. Mansi ). 777. Padcrbonense, di Paderborn, in cui gran numero di Sassoni ricevono il battesimo. (Corte. Gemi. T. I.). 779. Duricnse, di Durcn, oggidì nel ducato di Ju-liers sulla Roer composto di prefati c di conti. Si fecero 24 canoni , di cui il 7.0 contiene che » ciascuno paghc-» rà la decima da dispensarsi giusta gli ordini del ve-