DEI CONCILI 1.7 to san Cornelio. Il Synodicon fa menzione di questp Concilio, come tenuto da Demetriano successore di Fabio, morto lo stesso anno 262. . 252. Carthaginensc II, da san Cipriano alla testa di quarantadue’vescovi, il i5 maggio. I Caduti eli’erano riinasti nella Chiesa, lagrimanti vennero trattati con indulgenza a causa dell1 avvicinarsi dalla persecuzione. Nel concilio del 261 non si accordava loro pace se non in pericolo di morte : in questo fu usato indulgenza essendosi prescritto di accordarla senza riserva. 253. od all’incirca. Carthaginensc 111, di scssanta-sei vescovi sotto san Cipriano. Fu deciso doversi battezzare i fanciulli ; e san Cipriano che ne scrisse la decisione al vescovo Fido a nome suo e de’suoi colleglli ne dà ragione dicendo » Se i più gran peccatori col venire alla » Fede, ricevono la remissione dei peccati e il battesimo, » come deve esso ricusarsi a un fanciullo che viene al » mondo e che non ha peccato, se non in quanto nacque « da Adamo secondo la carne, e col suo primo nascere » contrasse il contagio dell’antica morte? a lui anzi do-r> ver essere tanto più facile 1’ accesso alla remissione v dei peccati, quanto che non gli sono rimessi peccati n suoi propri ma quelli d’altrui ». I11 questa guisa san Cipriano e i suoi colleglli riconoscevano il peccato originale ( Fleury ), A questo Concilio possono riferirsi le preghiere e il sacrifizio offerto pei morti, di cui egli parla siccome di pratiche antiche. 254. Cartliaginense IV , di trentasei vescovi sotto san Cipriano. Vien dichiarato in esso che Basilide e Marziale, vescovi di Spagna sono stati a buon dritto deposti come libellisti, e che le ordinazioni di Sabino e Felice surrogati in loro vece sono valide, non avuto riguardo al* le lettere che Basilide avea ottenuto da papa san Steiano per essere ristabilito: lettere le quali, dice san Cipriano, nella sua scritta da parte del Concilio, non servono che