DEI CONCILI i65 causa dell’ appello di Flaviano. Sau Leone a ginocchio ottenne la grazia domandata (Tillemont). 450. Conslantinopolitanum, nel mese di agosto. Ana-tolio successore di san Flavano, morto a cagione dei mali trattamenti da lui sofferti in Efeso, adunò questo Concilio di quanti vescovi, abati, preti e diaconi che allora trovavansi in Costantinopoli. Si lesse ed approvò la lettera di san Leone a Flaviano, e fu anatomizzato Nc-storio, Euticbio e i lor dogmi. I legati del papa resero grazie a Dio per trovare quasi tutto il mondo unito nella medesima Fede. 451. Mcdiolancnse. Si approva la lettera di san Leone a Flaviano. 451. Gallicanum 0 Arelattnsc, come suppone il Tillemont. Quarantaquattro vescovi approvarono la stessa lettera di san Leone, e gliene fecero grandi elogi. 451. CIIALCEDONENSE, quarto Concilio generale, dapprima a Nicea, trasferito indi a Calcedonia, ove sul finir di settembre giunsero i vescovi. Ve n’ erario cinquecento e venti, ed anche 536 ove si comprendano gli assenti, a nome dei quali i metropolitani segnarono la decisione della Fede. Tutti questi vescovi, eccettuati due d’Africa e i quattro legati del papa, appartenevano all’impero d’Oriente. V’ erario pure diciannove dei primarii uffziali dell’ impero, che assistevano al Concilio per parte tleli’ imperatore Marciano. Si tenne la prima sessione nel’ 8 ottobre. I vescovi Pascasin e Lucenzio, ed anche il prete Bonifazio v’ ebbero la presidenza come legati di san Leone. Si lesse la sua lettera a Flaviano e venne approvata; fu giustificato san Flaviano, ed anatemizzato Dioscoro. Si perdonò ai vescovi, i quali nel latrocinio di Efeso aveano ceduto alla violenza ed ai tempi. Teodoreto fu pure ammesso alla comunione della Chiesa dopo essersi condannato Nestorio. L’ Eulichianismo e il Nestorianis-ino furano del pari proscritti, e tulli i vescovi sottoscrissero il decreto della Fede. L’ imperatore Marciano inter-